Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 25 Dicembre 2024
«Serve una nuova umanità». Il Vescovo Beschi a Natale: aprite il cuore - Foto e video
LA MESSA. Il Vescovo Francesco Beschi ha celebrato la solennità del Natale in Cattedrale, Messa animata dalla Cappella musicale del Duomo.
«A un mondo senza cuore Dio dona il suo cuore, solo il cuore di Dio potrà rendere possibile una nuova umanità»: con queste parole il Vescovo Francesco Beschi ha concluso l’omelia della solennità del Natale celebrata il 25 dicembre in Cattedrale, Messa animata dalla Cappella musicale del Duomo.
«L’apertura della Porta Santa, avvenuta nella notte da parte di Papa Francesco, con l’inaugurazione dell’anno giubilare - ha sottolineato il Vescovo - ha il valore simbolico di invitarci ad aprire il nostro cuore. Il cuore dell’uomo ha bisogno di amare ed essere amato. Sembra un’ovvietà, ma il susseguirsi di guerre induce a pensare che abbiamo perso il cuore».
Il senso dell’accoglienza e un messaggio ai detenuti, i lavoratori e gli studenti
Ed allora l’invito è ad «accogliere Dio, il prossimo, la Creazione; donare, condividere». L’accoglienza rimanda all’immagine della casa: «In una città - ha aggiunto monsignor Beschi - che è ai vertici della classifica della vivibilità, la casa dovrebbe essere per tutti. Purtroppo non è così per chi è in carcere, sovraffollato in modo inumano, e non può accedere a pene alternative perché senza un’abitazione. Ma il problema riguarda anche gli studenti universitari, i lavoratori italiani e migranti, le giovani famiglie».
La benedizione
Al termine della celebrazione il Vescovo ha impartito la benedizione ai fedeli presenti, invitandoli a portarla nelle proprie famiglie, nelle comunità, a chi soffre e non ha più speranza.
Gli auguri alla Bonomelli
Il Vescovo Francesco Beschi dopo la Messa si è recato alla Fondazione Bonomelli per portare i suoi auguri agli ospiti, riuniti per il pranzo natalizio. «Questa mia visita è ormai una tradizione. Questo è il quindicesimo anno che sono tra voi. Le tradizioni sono importanti, ognuno di voi forse ricorda quelle della sua infanzia. Le tradizioni non devono essere solo scena; ci deve essere sostanza: la sostanza è questa casa che vi accoglie». E ha aggiunto: «Fare casa è il nostro modo di vivere insieme agli altri, ci vuole pazienza e poi la speranza. Vi auguro di trovare ragioni di speranza».
Il vescovo ha ricordato che alla speranza richiama anche Papa Francesco che nella notte ha inaugurato l’Anno giubilare: «Per il Papa il mondo ha bisogno della speranza vera che arriva dal riconoscere la bontà di Dio».
Messina: l’accoglienza è possibile se si opera insieme
Presente per gli auguri ad ospiti, personale, operatori, al direttore Giacomo Invernizzi, anche l’assessora alle Politiche Sociali Marcella Messina: «Ringrazio il Vescovo per il dono della sua visita in questo luogo, un regalo alla città e all’amministrazione non scontato. È vero che stare insieme richiede fatica, impegno, ma l’accoglienza è possibile se si opera tutti insieme: amministrazione e gli operatori sociali con la speranza comune di migliorare questo cammino».
Il Vescovo e l’assessora si sono poi soffermati ai vari tavoli per un saluto, un augurio, una battuta, una stretta di mano,
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