Scuole superiori in rosa, scelte tre donne per dirigere Lussana, Natta e Paleocapa

LE NOMINE. Cambio al vertice degli istituti. Marafante: più attenzione alle competenze utili per il futuro. Nardone: sfida nel segno della continuità. Bonazzi: aperti al territorio.

Tre donne alla guida di tre dei principali istituti superiori della città. Cambio della guardia al liceo Filippo Lussana, all’Istituto Giulio Natta e all’Istituto Pietro Paleocapa. Le dirigenti dei primi due, Stefania Maestrini e Maria Amodeo, hanno dovuto lasciare l’incarico per raggiunti limiti d’età, mentre Imerio Chiappa è stato nominato direttore dell’Ufficio scolastico regionale di Cremona. Tutti e tre i dirigenti uscenti negli anni non solo hanno consolidato il peso educativo dei loro istituti, ma hanno dato alle rispettive scuole nuovi orizzonti di crescita al passo con le richieste di una società sempre più complessa. Un’eredità dunque impegnativa per Simonetta Marafante nominata preside del liceo Lussana, Savia Nardone del Natta e Annalisa Bonazzi del Paleocapa.

Simonetta Marafante al Lussana

«Da due anni, più uno in cui ho ricoperto il ruolo di reggenza, sono preside all’Istituto comprensivo di Lovere, istituto che a causa del ridimensionamento è stato accorpato a un’altra scuola cittadina – spiega Simonetta Marafante –. Ho quindi chiesto il trasferimento al Lussana proprio perché è un liceo prestigioso e storico della città. Si tratta certo di una sfida impegnativa, ma anche molto motivante, darò il mio contributo per migliorare un liceo già così importante». Simonetta Marafante, 55 anni, originaria della provincia di Novara, da 15 anni lavora nella scuola bergamasca, prima come insegnante elementare, quindi alle superiori. Da dieci anni è dirigente: «Questa è la mia prima esperienza in un istituto superiore – precisa Marafante – e quindi non intendo apportare da subito cambiamenti rivoluzionari, ma la mia intenzione è quella di dare un taglio alla scuola che sia sempre più attenta all’acquisizione di competenze utili per il futuro, per il mondo del lavoro, con uno sguardo agli spazi di apprendimento che devono essere consoni alle esigenze dei ragazzi. A breve, poi, sentirò la dirigente che mi ha preceduto per i necessari passaggi di consegne e per conoscere tutti i progetti in corso e quelli pronti per partire». L’ultima parola è per la scuola che si appresta a lasciare: «Porterò la scuola di Lovere sempre nel mio cuore, e lo dico senza retorica. Eravamo proprio una bella squadra».

Al Natta Savia Nardone

Sempre da un Istituto comprensivo approda al Natta Savia Nardone, 53 anni, originaria di Avellino, dopo una lunga esperienza come docente alle superiori prima e come dirigente da due anni all’Ic di Paladina: «Ho avuto il primo incarico dopo aver vinto nel 2017 il concorso nazionale per dirigenti – racconta –. Il mio istituto è stato accorpato a quello di Brembate Sopra, motivo per cui ho fatto domanda di trasferimento e il Natta era una delle mie scelte. Certo è una scuola molto importante per tutta la comunità bergamasca e questa è una gran bella sfida che sono pronta a cogliere nel segno della continuità con quanto fatto fino adesso. Naturalmente sono anche un po’ dispiaciuta di lasciare l’istituto di Paladina sia perché si era creata una bella squadra di lavoro, ma anche per i progetti che avevo già avviato grazie ai fondi del Pnrr». Tornando invece al lavoro che le si prospetta a partire dal 1° di settembre, Savia Nardone ha ribadito: «Appena possibile incontrerò la dirigente Maria Amodeo e mi confronterò con lei per portare avanti i tanti progetti a cui la scuola ha dato vita negli anni».

Annalisa Bonazzi, da Clusone al Paleocapa

Nel segno del rispetto e della continuità è anche il pensiero di Annalisa Bonazzi, 59 anni, di Bergamo, nominata dirigente all’Istituto Paleocapa dopo sei anni di presidenza al Fantoni di Clusone. Annalisa Bonazzi è approdata alla scuola dopo aver lavorato per 13 anni alla biblioteca Mai, in Città Alta, in forza della sua specializzazione in paleografia musicale. Vince prima il concorso come insegnante alla scuola primaria e nel 2015 come dirigente: «Sono arrivata al Fantoni di Clusone nel 2018 dopo varie esperienze come reggente – racconta la dirigente –. La scelta di chiedere il trasferimento al Paleocapa è dipesa sia dal fatto di poter lavorare in città, dove abito, ma anche dalla voglia di affrontare una nuova sfida. Il Paleocapa è un istituto storico della città che ha in atto interessanti collaborazioni con tutta una serie di stakeholder presenti sul territorio. Guidare il Paleocapa è un’opportunità molto interessante non solo dal punto di vista professionale, ma anche personale e umano».

Anche Annalisa Bonazzi è pronta a incontrare il collega Imerio Chiappa: «Non vedo l’ora di incontrare tutto lo staff, e in primis il dirigente Chiappa che apprezzo e stimo, per entrare nel mondo Paleocapa. I miei primi passi saranno comunque per conoscere tutti i miei futuri collaboratori e costruire con loro un percorso di apprendimento finalizzato ad arricchire le vite dei nostri ragazzi».

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