Cronaca / Bergamo Città
Domenica 17 Luglio 2022
Scuole paritarie «premiate» nel post Covid. Boom alle superiori: +12 per cento
L’anno scolastico Daniela Noris (Ufficio per la pastorale scolastica della Diocesi) traccia un bilancio positivo: dai 7.559 studenti del 2020-21 si è passati agli attuali 7.614.
Poco più di 7.600 studenti tra scuole primarie, secondarie di primo e di secondo grado (considerando tra queste ultime, i licei Sant’Alessandro e Imiberg di Bergamo e La Traccia di Calcinate): gli istituti paritari con orientamento cattolico della provincia di Bergamo tengono botta alle prime avvisaglie degli effetti dovuti alla denatalità e, anzi, crescono nei numeri – seppure di poche unità –, grazie al buon exploit degli istituti superiori.
I numeri
I dati definitivi dell’anno scolastico appena concluso raccontano di 7.614 studenti iscritti complessivamente, contro i 7.559 dell’anno precedente, e mentre nelle 21 scuole primarie il saldo è pressoché stabile (3.700 alunni, cinque in meno di un anno fa), a soffrire un po’ sono le medie che perdono 54 ragazzi (da 2.847 a 2.793). Con un incremento di quasi il 12% (da 1.007 a 1.121 studenti) a raddrizzare la statistica ci pensano proprio le scuole superiori, che con le loro offerte alternative rispetto alle proposte del restante panorama provinciale, hanno permesso all’intero comparto di chiudere l’anno scolastico 2021-2022 con 55 alunni in più di quello precedente.
«La valutazione delle famiglie si è fatta più attenta: hanno rimesso di nuovo al centro i criteri di scelta della scuola»
«Quest’anno intanto abbiamo assistito a una sostanziale tenuta – dice Daniela Noris, direttrice dell’Ufficio per la pastorale scolastica della Diocesi –. Con la pandemia le famiglie hanno rimesso di nuovo al centro i criteri di scelta della scuola; ce ne sono tante che hanno spostato i figli perché non hanno visto nelle scuole la capacità di adeguarsi e di riprogettarsi nei momenti critici dell’emergenza. La valutazione delle famiglie si è fatta più attenta ed è cresciuto in questi anni anche il numero di coloro che hanno optato per un cambio di istituto durante l’anno scolastico».
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