Cronaca / Bergamo Città
Martedì 11 Agosto 2020
Scuola, materne pronte
Bimbi divisi in gruppi stabili
Si riapre il 7 settembre, manca solo l’ufficialità. Sertori (Adasm): un solo accompagnatore per gli alunni.
Il balletto delle scuole dell’infanzia si è concluso e gli asili sono (quasi) pronti a partire con il prossimo anno scolastico. La data di ripartenza delle attività dovrebbe essere quella del prossimo 7 settembre, una data ancora ufficiosa, quantomeno fino all’arrivo della nuova ordinanza regionale, prevista per domani.
Nelle ultime settimane infatti si erano susseguite indicazioni contraddittorie fornite da Regione e Governo, che indicavano date diverse per la riapertura delle scuole dell’infanzia. «La prima ordinanza parlava del 7 settembre - spiega Giovanbattista Sertori, presidente di Adasm Fism Bergamo -, quindi avevamo dato indicazioni alle scuole per organizzarsi e costruire i percorsi di accoglienza e le attività entro quella data. Successivamente il Governo ha avocato a sé la possibilità di stabilire il giorno di riapertura, ipotizzando il 14 di settembre, e questo ha mandato in crisi tutto il sistema: alcune scuole si sono mosse per dire alle famiglie che la scuola sarebbe iniziata una settimana dopo.
Nella mattinata di lunedì abbiamo ricevuto un’altra comunicazione che dice che il Governo ha riconosciuto la titolarità del calendario scolastico regionale e che confermerà la data di apertura delle scuole al 7 settembre. Attendiamo la conferma ufficiale con un’ordinanza. Questo balletto ha creato un po’ di confusione, per le scuole, ma anche per le famiglie che devono potersi organizzare. Speriamo che questa situazione si sia chiusa in modo definitivo e che d’ora in poi possa esserci la massima chiarezza possibile».
Chiarezza che è fondamentale, «qualcuno in effetti è andato in tilt – continua Sertori -, ma vorrei specificare che la colpa non è delle scuole. Speriamo che ora tutto si sia risolto». Già da tempo infatti le scuole dell’infanzia si stavano organizzando per ripartire con il piede giusto. «Già da tempo – spiega Sertori – abbiamo trasmesso agli istituti a noi associati un documento che teneva conto delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico e del piano scuola, con i suggerimenti per organizzarsi al meglio. Avevamo cioè tradotto i documenti dando una lettura specifica per le scuole, con le indicazioni a tutela del bambino e del personale. Ora stiamo integrando quel documento con le ultime indicazioni». Per esempio le norme sul distanziamento, «che nella scuola dell’infanzia significa organizzare al meglio le attività. Quando i bambini sono così piccoli la prossimità fisica è fondamentale, possiamo però organizzare bene i tempi e i modi di lavoro, garantendo la stabilità dei gruppi e delle figure educative oltre che investendo nella informazione e nella formazione del personale e delle famiglie».
Ci sono poi nuovi protocolli aggiornati di pulizia e punti fermi, dal punto di vista dell’organizzazione, ma anche da quello pedagogico e didattico, a cui dare grande attenzione. «Avremo una nuova normalità – conclude Sertori -. Non abbiamo indicazioni precise per quanto riguarda i metri quadrati delle aule, ma sappiamo che quest’anno l’accesso dei genitori verrà contingentato e verrà ridotto l’accesso dei visitatori; quando i visitatori entreranno a scuola dovranno registrarsi in un apposito registro di presenza; i bambini potranno essere accompagnati da un solo genitore; le lezioni verranno organizzati in gruppi stabili e a ogni gruppo corrisponderà sempre lo stesso educatore; per la mensa, o il refettorio, sarà abbastanza grande da ospitare i diversi gruppi divisi, oppure i gruppi mangeranno nelle singole sezioni. Le sezioni infine saranno divise anche per quanto riguarda la nanna».
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