«Scuola all’aperto, il freddo
non è affatto un problema»

Lo dice il Garante per l’infanzia del Comune di Bergamo: la didattica all’esterno ha molti vantaggi, bene che anche da noi cominci a farsi strada. Basta coprire bene i bambini

Sull’educazione all’aperto ci sono diversi «miti» da sfatare. Uno su tutti, quello delle temperature: anche se sono rigide i bambini non si ammalano, basta coprirli bene. Lo dice Leo Venturelli, pediatra e garante per l’infanzia del Comune di Bergamo.

L’educazione in natura è un approccio positivo?

«A livello nazionale i pediatri sostengono questo tipo di iniziative, di educazione all’aria aperta. Sono contento che anche a Bergamo inizino a farsi strada queste esperienze».

Quali vantaggi?

«Tre: i bambini che fanno più attività all’aperto si ammalano meno dei loro coetanei che passano più tempo al chiuso; il neurosviluppo trae vantaggio e ci sono meno possibilità di contagio».

Perché le malattie si trasmettono tramite i contatti ravvicinati.

«Che sono maggiori al chiuso rispetto all’aperto. Una situazione che non vale solo per il Covid, ma anche per altre malattie. Le esperienze, a livello generale, che abbiamo in questo senso sono positive. Certo, microbi come Covid e come quelli influenzali girano di più al freddo, perché in quella temperatura trovano condizioni ottimali. Ma la possibilità di contagio viene per questioni di vicinanza tra ospiti del virus, quindi in un ambiente chiuso il contagio è più semplice».

I genitori però temono che fuori i bambini prendano freddo e si ammalino.

«Bisogna dire ai genitori che stare all’aperto non è foriero di malattia: prendere freddo non esiste, basta coprirli bene. Anche nei paesi nordici, dove le temperature sono più rigide rispetto alle nostre, i bambini fanno esperienze all’esterno. In questo senso bisogna tranquillizzare i genitori: se il bambino è ben coperto può stare all’aperto».

I bambini che passano più tempo all’aperto sono più sani?

«Sicuramente i benefici che possono avere sono tanti: si evita il problema del sovrappeso, si attiva il sistema muscolare - tendineo, si usano i cinque sensi in modo più appropriato. Di fatto la natura ci dà più stimoli e attiva più indicatori di neurosviluppo, grazie a stimoli maggiori in termini di attenzione e di reattività che l’organismo mette in alto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA