Scontri a Lisbona tra atalantini e scozzesi: danni all’hotel dei britannici

VIOLENZE ULTRA’. Mercoledì sera, dopo la partita di Europa League con lo Sporting, una trentina di tifosi nerazzurri ha affrontato i supporters dei Glasgow Rangers in città per la gara col Benfica.

In campo è finita 1-1, ma fuori dallo stadio i tifosi atalantini hanno pensato bene di continuare il match cambiando però avversario e scontrandosi con quelli dei Rangers. Tutto è successo intorno alle 23 di mercoledì in pieno centro di Lisbona, in piazza Restauradores, a poche centinaia di metri da quella Rossio dove per tutto il pomeriggio i pochi tifosi dell’Atalanta già arrivati per il match con lo Sporting si erano incrociati con quelli – ben più numerosi - di Glasgow in città per l’altro ottavo di Europa League con il Benfica. Nessun problema fino a quel momento, persino qualche birra bevuta insieme, ma in tarda serata, dopo il match dell’Alvalade succede di tutto.

Dalle strade vicine è arrivata una trentina di tifosi atalantini vestiti con capi scuri, nessuna sciarpa o segni distintivi: secondo le ricostruzioni di chi ha assistito alla vicenda stavano inseguendo un gruppo di scozzesi appena usciti da un pub e diretti nel vicino Eden Aparthotel, un 4 stelle che si affaccia sulla piazza, molto ampia e con un discreto traffico nonostante l’ora tarda. Dopo le prime scaramucce il gruppo dei Rangers è entrato di corsa nella hall dell’albergo dove altri scozzesi erano impegnati a bere: tempo pochi minuti e si sono ricompattati per respingere l’attacco degli ultrà bergamaschi. Qualcuno è pure sceso dalle stanze per dare man forte.

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Nei filmati circolati in rete nelle ore successive si vedono sedie e tavolini che volano dentro e fuori dall’hotel, con numerosi corpo a corpo tra le due fazioni. Dopo diverse cinghiate, bastonate e soprattutto scontri a mani nude arrivati a lambire anche l’esterno di un altro hotel vicino e l’ingresso della fermata della metropolitana, il gruppo di ultrà nerazzurri si è disperso nella notte per le vie del centro storico di Lisbona. Anche perché in lontananza si è cominciato a sentire il rumore delle sirene delle forze dell’ordine.

Tempo pochi minuti e per le strade della zona è stato tutto un viavai di auto e furgoni della polizia portoghese alla ricerca di protagonisti dello scontro, ormai sparsi però per la città. Dopo un paio di giri a notevole velocità il contingente si è diretto verso la zona della marina e soprattutto di Casi do Sodré, dove la tifoseria scozzese aveva fissato il suo quartier generale fin da martedì sera, nel timore di altri scontri. Ma nel corso della notte non è successo niente altro. La vicenda è diventata pubblica nelle prime ore del mattino di ieri quando in rete hanno iniziato a circolare un paio di filmati sugli scontri, amatoriali ma decisamente eloquenti.

Il giorno dopo non c’erano segni evidenti degli scontri né all’ingresso dell’hotel e nemmeno nella hall: la direzione non ha nulla da commentare e nemmeno i tifosi scozzesi sembrano scossi, anzi: la necessità più stringente resta trovare il pub giusto per riprendere a bere in attesa del match col Benfica, in chiusura di una due giorni che ha da subito suscitato preoccupazione nelle forze dell’ordine portoghesi per la contemporanea presenza in città di due tifoserie ospiti, unitamente alle due di casa.

Nella notte tra martedì e mercoledì c’era già stata qualche scaramuccia tra tifosi del Benfica e dei Rangers e non mancavano le preoccupazioni per il fatto che, dopo il match con lo Sporting, qualche decina di tifosi dell’Atalanta giunti a Lisbona con mezzi propri o voli di linea si sarebbe fermata per la notte. Poco prima delle 23 la preoccupazione è diventata una realtà concreta, anche se comunque non si segnalano feriti né danni significativi. Per il momento non risultano segnalati né denunciati tra i tifosi atalantini in trasferta. I filmati dei tafferugli verranno ora esaminati dalla Digos di Bergamo, presente a Lisbona, nel tentativo di risalire agli autori degli scontri.

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