Sciopero dei treni, alta l’adesione. Disagi e code alle Autolinee

TRASPORTI. Per i sindacati l’adesione lunedì 30 settembre è stata massiccia. Solo il 30% delle corse ha circolato regolarmente. Spiazzati pendolari e turisti che hanno cercato mezzi alternativi.

Alla vigilia erano stati annunciati «possibili disagi». Sono stati reali, e pesanti, i disagi legati allo sciopero di lunedì 30 settembre sulle linee di Trenord. L’astensione, indetta da Uiltrasporti e Orsa per l’intera giornata, ha raccolto – secondo i sindacati – «un’altissima adesione». Stando al primo bilancio di Trenord diffuso ad agitazione in corso, ha circolato il 30% dei treni.

Convogli che si sono concentrati nelle fasce di garanzia, quelle dedicata a tutelare la quota più ampia di pendolari, tra le 6 e le 9 del mattino e poi tra le 18 e le 21. Nel mezzo, invece, è stato un lunghissimo stillicidio di soppressioni che ha interessato la grandissima parte delle corse programmate in orario di sciopero. Col traffico ferroviario paralizzato, è stata una giornata da incubo per pendolari e pure turisti. Quelli colti più alla sprovvista sono stati soprattutto questi ultimi, chi arriva a Bergamo e magari pianifica gite a Milano, Brescia, Lecco o verso il Garda: tra mattinata e pomeriggio, all’Urban Center si stagliava una lunghissima coda verso la biglietteria delle Autolinee e in fila s’incrociavano soprattutto stranieri in cerca di un’alternativa (via bus). Alla base dello sciopero, la richiesta dei sindacati a Trenord di «rispettare gli accordi contrattuali» in materia di turni e riconoscimento salariale.

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