Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 29 Novembre 2024
Sciopero, 4mila lavoratori al corteo in centro. Disagi in aeroporto: 20 voli in ritardo - Le foto
LO SCIOPERO. Il corteo in centro a Bergamo: dipendenti amministrativi di Unibg, medici e infermieri e autisti di Atb in piazza.
Una folla di bandiere, fischietti e cartelli invade le strade di Bergamo. Lo sciopero generale promosso da Cgil e Uil contro la legge di Bilancio del governo Meloni fa il pieno anche in città. Sono 4.000 le lavoratrici e i lavoratori che questa mattina, venerdì 29 novembre, hanno preso parte alla mobilitazione indetta dalle sigle sindacali per respingere i tagli alla sanità, alla scuola, ai trasporti.
Bergamo, 4 mila lavoratori al corteo
Dagli operai metalmeccanici di Tenaris al personale tecnico amministrativo dell’Università di Bergamo fino agli operatori sanitari dell’Asst Papa Giovanni XXIII. Tante le categorie professionali rappresentate nella carovana, con in testa il segretario generale della Cgil, Marco Toscano, e il coordinatore confederale territoriale della Uil, Pasquale Papaianni, che sono stati ricevuti dal Prefetto Luca Rotondi. Il primo lavoratore a prendere la parola, dal carro fermo sotto la Prefettura in via Tasso, è Adriano Villa, Rsl di Atb: «Un caro saluto al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. Guarda questa piazza. Chi sceglie di scioperare ci rimette una parte dello stipendio» esordisce, ribattendo alla precettazione chiesta dal vicepremier.
«La nostra professione è diventata sempre meno attrattiva. Chiediamo il rinnovo dei contratti collettivi, un lavoro stabile e ben retribuito tale da recuperare il potere d’acquisto colpito dall’inflazione, e chiediamo salute e sicurezza sul lavoro: meno infortuni, meno morti e meno aggressioni. Sentiamo sempre più spesso di colleghi aggrediti. Usciamo di casa la mattina salutando i nostri cari con la speranza di tornare la sera integri».
«Chiediamo il rinnovo dei contratti collettivi, un lavoro stabile e ben retribuito tale da recuperare il potere d’acquisto colpito dall’inflazione, e chiediamo salute e sicurezza sul lavoro: meno infortuni, meno morti e meno aggressioni. Sentiamo sempre più spesso di colleghi aggrediti» ha detto Adriano Villa, Rsl di Atb.
La sanità è l’altro grande settore a denunciare condizioni di lavoro inadeguate. «Lavoro in un reparto di terapia intensiva neonatale - dice Andrea Giardina dell’ospedale di Seriate -. I colleghi sono gravati da carichi di lavoro pesantissimi, con turni di 12 ore consecutive e costretti a lavorare di notte e nei giorni di festa, con ferie sospese e rientri urgenti perché c’è una carenza drammatica di personale. Assistiamo all’abbandono delle professioni sanitarie e all’orizzonte non è prevista alcuna spesa per aumentare l’organico. Chiediamo risorse per il rinnovo del contratto che è ormai scaduto. Ci hanno proposto un adeguamento salariale del 5,78% a fronte di un’inflazione del 17% che è diretta conseguenza degli extra profitti e che non sono quelli dei lavoratori».
Il corteo fino alla Prefettura
Il corteo è partito da piazza Pontida (una cinquantina di lavoratori dell’Università sono giunti da via dei Caniana e si sono uniti alla manifestazione principale) alle 10 e sfilato per le vie del centro, da largo Rezzara, a via XX Settembre, piazza Matteotti, passaggio Zeduri, via Tiraboschi, largo Porta Nuova, largo Gavazzeni, fino alla Prefettura di via Tasso. Lì alcuni lavoratori-delegati hanno preso la parola: per FIOM-CGIL Nicoletta Serina, per FLC-CGIL (scuola) Eugenio Bianchi, Andrea Giardina per FP-CGIL, poi per UILM-UIL Fedele De Vuono, per UILTrasporti Adriano Villa e per UILTEC-UIL Ivano Raimondi. Nel frattempo, all’interno della Prefettura, Marco Toscano, segretario generale della CGIL di Bergamo, e Pasquale Papaianni, coordinatore provinciale della UIL di Bergamo, hanno incontrato la dottoressa Marisa Amabile, Capo di Gabinetto.
I primi dati sulle adesioni
Giungono, intanto, con un comunicato della Cgil Bergamo, i dati sulle adesioni tra i più rappresentativi del territorio provinciale presi a campione. Eccoli suddivisi per comparto:
Metalmeccanici (primo turno o giornata, in produzione): Mazzucconi 90%; Evoca 80%; Brembo 75%; Exide 80%; Schneider Electric bassa tensione 85%.
Funzione pubblica: Comune di Bergamo (asili nido), 2 aperti, 2 metà stanze aperte e l’altra metà chiuse, 2 nidi chiusi, in totale su 70 lavoratori scioperano in 42; ATS Bergamo, servizi farmaceutici 90%; Humanitas Castelli, ambulatori 100%; CDD Centro diurno disabili di Spirano e Verdello Coop Itaca rimasti chiusi; Endoscopia della Clinica San Marco, Iob di Zingonia chiuso; HPG23 servizio di terapia occupazionale chiuso; ASST Papa Giovanni XXIII presidio di Mozzo chiuso.
Commercio e servizi (primo turno o giornata, in produzione): Op Oasi (produzione Bonduelle) 70%, stessa percentuale riscontrata anche tra i somministrati; Leroy Merlin Curno 70%; Lidl Osio Sotto 80%; Eda servizi (appalti biblioteche di Bergamo) 55%; Work service (multiservizi ) appalto Euro Service di Ciserano 45 su 45 lavoratori, 100%; Carrefour Caravaggio 50%.
Chimici, tessili, gomma-plastica (primo turno o giornata, in produzione): Carvico 50%, Euro Pizzi 50%.
Industria alimentare (primo turno e in produzione): Sigmar 70%, Sanpellegrino 50%, Fine Foods 40%.
Edilizia impianti fissi: Heidelberg Cements ex Italcementi di Calusco d’Adda 50%.
Scuola: Università degli Studi di Bergamo, personale tecnico e amministrativo 40%.
Cartotecnica: Neodecortech 55% (nell’unico reparto che non è in cassa ordinaria).
I trasporti: 20 voli in ritardo a Orio al Serio
In mattinata all’aeroporto di Orio al Serio si sono registrati almeno una ventina di voli riprogrammati dopo le 14 del 29 novembre. Non ci sono voli cancellati ma alcuni voli sono stati rischedulati nei giorni scorsi quando si è appreso dello sciopero generale. Non ci sono state dunque sorprese per i passeggeri o disagi per chi viaggio allo scalo internazionale bergamasco. I treni e soprattutto i taxi non aderiscono alla mobilitazione e quindi non ci sono cambiamenti di orario o ritardi dovuti allo sciopero. Per quanto riguarda i bus sono stati assicurati negli orari di punta per studenti e lavoratori: qualche bus di Atb si è visto in mattinata in città anche durante l’orario della precettazione dalle 9 alle 13.
I disagi al Centro prelievi
Qualche disagio invece al Centro prelievi dell’ospedale Papa Giovanni XXIII per lo sciopero del personale medico e infermieristico: sono anche qui stati assicurati i prelievi dovuti a urgenze ma in molti pazienti sono giunti nella struttura ospedaliera e hanno visto rinviato il loro appuntamento. Nel pomeriggio arriveranno invece i risultati dell’adesione allo sciopero del personale scolastico.
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