Schianto in moto, venerdì l’ultimo saluto: «Paolo, un agente forte e determinato»

IL RICORDO. Il comandante dell’Unione dei Colli: «Agustoni spesso lavorava oltre l’orario». La camera ardente allestita all’ospedale Papa Giovanni. I funerali nella chiesa del cimitero.

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La moto numero 35 dell’Unione della polizia dei Colli di Albano Sant’Alessandro la mattina di martedì 23 luglio era ferma e spenta al comando: era la moto di servizio di Paolo Agustoni, l’agente di 54 anni morto nel terribile incidente di lunedì pomeriggio (22 luglio) in città, in via per Grumello. Quella moto ieri è rimasta spenta, parcheggiata sotto la tettoia della sede di via Tonale: la moto bianca e verde era utilizzata tutti i giorni da Agustoni per le attività di pattugliamento nei Comuni associati all’Unione. Ma la sua passione per le due ruote era fortissima e andava oltre il lavoro: da alcuni mesi l’agente aveva infatti acquistato una Harley-Davidson nera. Proprio quella che stava guidando lunedì pomeriggio in quello che si è rivelato essere il suo ultimo viaggio verso casa. Dove purtroppo non è mai arrivato. L’impatto con una betoniera che stava viaggiando nella stessa direzione gli è infatti stato fatale.

«Paolo era un uomo della vecchia guardia. Aveva un carattere forte e determinato, era una persona franca, sincera, un buon operatore di polizia locale, sempre disponibile e mai con l’orologio in mano».

Martedì (23 luglio), il giorno dopo la tragedia costata la vita al suo agente, il comandante della polizia dei Colli Fabio Masserini ha voluto ricordare Paolo come collega e persona: «Nella mia lunga carriera ho lavorato con oltre 250 colleghi e amo chiamarli i miei ragazzi, perché sul lavoro si creano delle vere e proprie famiglie allargate rispetto a quelle personali. Paolo era un uomo della vecchia guardia. Aveva un carattere forte e determinato, era una persona franca, sincera, un buon operatore di polizia locale, sempre disponibile e mai con l’orologio in mano. Era disponibile ad andare oltre l’orario di servizio, spesso senza compenso. Una persona che mancherà a tutti noi e a tutto il territorio».

Il funerale di Agustoni sarà celebrato venerdì 26 luglio, alle 10,30, nella chiesa di Ognissanti al cimitero monumentale. «Lunedì mattina Paolo aveva lavorato, aveva fatto il primo turno della giornata e aveva concluso alle 13 – ricorda ancora Masserini –. Non è mia abitudine, ma lunedì mi sono complimentato con lui. Mi è scappato un “bravo” perché da una situazione del territorio che mi ha segnalato ora scaturiranno delle indagini che porteranno senza dubbio a dei risultati. Il mio ultimo ricordo di Paolo è stata proprio la sua reazione: dopo quel “bravo”, mi ha guardato e si è voltato con un mezzo sorriso. E quel mezzo sorriso mi ha detto tutto: di lui mi rimarrà per sempre quell’immagine». Agustoni e Masserini si erano già incrociati nelle rispettive carriere nella polizia locale, lavorando insieme in passato anche al Consorzio dell’Isola bergamasca di Madone.

La camera ardente è allestita all’ospedale Papa Giovanni XXIII. l funerali di Paolo Agustoni saranno celebrati venerdì mattina, alle 10,30, nella chiesa di Ognissanti al cimitero monumentale di Bergamo.

Per ricostruire nei dettagli la dinamica dell’incidente potranno tornare utili anche le riprese di alcune telecamere piazzate nella zona. Nel frattempo l’autorità giudiziaria ha disposto il dissequestro della salma del cinquantaquattrenne. La camera ardente di Agustoni è stata allestita all’ospedale Papa Giovanni XXIII. Agustoni era celibe: lascia nel dolore il papà Alessandro, le sorelle Silvia e Alessandra e i nipoti Marco e Mauro.

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