Scavalco e via per Orio: primi test del 2025 per il traffico in città

CANTIERI. Presto chiuse via Maironi da Ponte e l’accesso per Campagnola. Berlanda: «Servirà un anno di pazienza, vigileremo per evitare ritardi».

Grandi opere, grandi cantieri e, inevitabilmente, anche grandi disagi. Si preannuncia un anno piuttosto complicato per il traffico in città: dal raddoppio ferroviario al treno per Orio, dall’e-Brt alla seconda linea della Teb (quattro infrastrutture che da sole valgono 615 milioni di investimenti), fino al rifacimento di un tratto di acquedotto che arriva dalla valle Brembana. Tutte opere i cui lavori nel 2025 andranno ad impattare – e non poco – sulla circolazione stradale. Alcuni cantieri sono già aperti, altri prenderanno avvio nei prossimi mesi, interessando un po’ tutta la città. Negli uffici di Palazzo Frizzoni si lavora da tempo per trovare soluzioni che possano in qualche modo ridurre i disagi, innanzitutto cercando di non sovrapporre i cantieri. Un equilibrio non sempre facile da trovare, dato che i committenti sono diversi e i tempi da rispettare sono quasi sempre strettissimi. Su questo, però, l’assessorato alla Mobilità sta scommettendo parecchio, anche cercando interlocuzioni con Rfi, Teb e Atb.

I tre punti critici

Sono tre i punti critici sui quali è altissima l’attenzione del Comune e del team di esperti che sta supportando la Giunta sui temi della mobilità. Il 2025 è l’anno della chiusura, più volte annunciata, di via San Bernardino per il rifacimento del ponte ferroviario (opera necessaria per il raddoppio Bergamo-Ponte San Pietro). Se ne parlerà da marzo, quando il cantiere dell’e-Brt si sposterà da via Moroni verso Lallio.

Prima ancora, già a partire da febbraio, chiuderà via Maironi da Ponte, dalla chiesa di Valverde fino a Porta San Lorenzo. Serviranno almeno 4-5 mesi a Uniacque per rifare il tratto dell’acquedotto Algua-Bergamo (finanziato dal Pnrr). Nel frattempo la strada sarà chiusa anche per i residenti. Nell’occasione verrà effettuato anche il consolidamento di quel tratto di strada, un’opera che serviva da tempo. La chiusura di via Maironi da Ponte sarà un banco di prova anche per le sorti del cosiddetto «scavalco», la scorciatoia per raggiungere il centro città attraverso Porta San Lorenzo e la Fara. «I lavori serviranno da test – conferma l’assessore alla Mobilità Marco Berlanda –. Vedremo, anche attraverso un monitoraggio puntuale del traffico, come si comporteranno gli automobilisti e quali ricadute avrà questa chiusura sulla circolazione». Dopodiché si prenderà una decisione. Nel frattempo, per consentire il deflusso delle auto dal parcheggio della Fara, si sta studiando anche di rendere accessibile la via della Boccola (ma al momento è solo un’ipotesi).

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Via per Orio a senso unico

A marzo e fino alla fine dell’anno chiuderà anche l’accesso a via per Orio dallo svincolo dell’Asse interurbano. Per 7-8 mesi sarà attivo un cantiere sotto la sede stradale dove passerà la galleria del treno per Orio. Sarà percorribile una sola corsia in uscita dalla città, con la possibilità di fare entrare (grazie a un semaforo) solo gli autobus. Per gli automobilisti, l’alternativa per raggiungere Campagnola negli orari di punta – ovvero quando l’attuale Ztl non è attiva – sarà quella di raggiungere il rondò dell’A4 e di accedere direttamente alla circonvallazione. Approfittando del minor traffico sulla via per Orio, tra la primavera e l’estate saranno realizzati interventi di riqualificazione dello slargo adiacente alla chiesa di Campagnola, inclusi i marciapiedi.

Evitata la sovrapposizione con il cantiere dell’e-Brt, a marzo – e per nove mesi – chiuderà via San Bernardino: «Presidieremo il cantiere per evitare che i tempi si allunghino – ha detto Berlanda –. I contatti con Rfi sono frequenti, ma dobbiamo fare di tutto per evitare ritardi. Ci aspettiamo anche che i nostri consulenti ci diano una mano per trovare soluzioni alternative per il traffico». Quello di via San Bernardino resta il cantiere più impattante sulla circolazione; lo sarà meno quello che a febbraio aprirà per l’adeguamento del ponte di via dei Caniana, sotto il quale la circolazione sarà sempre assicurata, sia in entrata che in uscita dalla città.

Teb e Atb, tempi rispettati

Procedono intanto senza ritardi i lavori della linea di autobus elettrici tra la stazione di Bergamo e Verdellino, e quelli della Teb per il tram diretto in valle Brembana. A fine marzo il cantiere dell’e-Brt si sposterà verso Lallio, facendo così respirare via Moroni, che riaprirà in entrambi i sensi di marcia. E sarà ripristinata anche l’uscita della Grumellina sull’Asse interurbano. Entro il primo trimestre (probabilmente già a febbraio) aprirà anche il sottopasso della circonvallazione Plorziano a Pontesecco, mettendo fine a un cantiere che dura da parecchi mesi. Altri ne saranno aperti nel corso dell’anno nei quartieri di Conca Fiorita, Monterosso e San Colombano, sempre della Teb.

«Servirà almeno un altro anno di pazienza, forse anche di più – ha ammesso l’assessore Berlanda –. Al di là delle promesse e degli annunci di benefici futuri, che pure ci saranno, è più efficace in questo momento dare ai cittadini elementi precisi, non rassicurazioni generiche. In questo senso, credo che sia più rassicurante sapere che esiste una pianificazione generale dei lavori e che stiamo monitorando l’avanzamento dei cantieri. Abbiamo anche altre leve, che stiamo utilizzando, vale a dire le simulazioni del traffico per identificare strade alternative, il frazionamento di alcuni cantieri, per evitare che impattino meno sulla viabilità, l’utilizzo dei parcheggi d’interscambio, che va senz’altro incentivato, e il perfezionamento dei tempi semaforici, che in prossimità di alcuni incroci può essere utile a rendere il traffico più fluido».

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