Scalo merci, un anno fa l’addio. Via gli ultimi quattro vagoni - Foto

IL CANTIERE. Liberato il piazzale per fare spazio ai lavori della stazione. Il trasporto su rotaia ora parte dalle province di Lecco, Brescia e Milano.

A un anno esatto dalla chiusura definitiva dello scalo merci, nella giornata di ieri è iniziata la rimozione degli ultimi quattro vagoni attrezzati per i trasporti eccezionali che erano fermi da anni in stato di abbandono lungo le rotaie dismesse. Dal 1° settembre dell’anno scorso le due aziende che operavano all’interno scalo hanno dovuto trasferirsi fuori dai confini della Bergamasca, tra le province di Milano, Lecco e Brescia. Nel piazzale dove fino a un anno fa partivano convogli almeno 2-3 volte alla settimana verso località italiane ed europee si sono sviluppati rovi ormai molto alti.

Mercoledì mattina i vagoni abbandonati sono stati caricati su rimorchi e trasferiti nel vicino magazzino al di là della strada, lungo la via Gavazzeni

Con il tempo si sono accumulati rifiuti e resti di giacigli (soprattutto coperte e materassi) che per lungo tempo hanno trasformato le ultime quattro carrozze abbandonate in rifugi di fortuna di sbandati e senzatetto. I lavori del nuovo piano regolatore della stazione ferroviaria, destinato a ridisegnare il nuovo assetto dei binari entro il 2026, stanno procedendo in queste settimane a circa 200 metri di distanza. Mercoledì mattina i vagoni abbandonati sono stati caricati su rimorchi e trasferiti nel vicino magazzino al di là della strada, lungo la via Gavazzeni, che per decenni è stato il quartier generale delle aziende di trasporto (Cisaf e Lotrafer) che utilizzavano lo scalo merci.

Dal 1° settembre dell’anno scorso le due aziende che operavano all’interno scalo hanno dovuto trasferirsi fuori dai confini della Bergamasca, tra le province di Milano, Lecco e Brescia.

Dall’enorme piazzale dove presto prenderà forma il progetto di Porta Sud, se ne vanno dunque anche gli ultimi elementi che richiamavano un’attività – quella, appunto, dello scalo merci – che da un anno manca a Bergamo e a tutta la sua provincia. I quattro vagoni sono stati acquistati nei mesi scorsi proprio dalla Lotrafer, che li ha ritirati alla società Mercitalia Rail, società del gruppo delle Ferrovie dello Stato.

«Carichi eccezionali»

«Sono pezzi rari, capaci di trasportare carichi eccezionali fino a 130 tonnellate ciascuno – spiega Roberto Todisco, titolare di Lotrafer –. Li porteremo a revisionare nel Milanese e li metteremo poi a disposizione delle aziende del territorio. Lo abbiamo fatto perché crediamo innanzitutto nel trasporto su rotaia, di cui Bergamo è rimasta orfana in questi mesi». Il progetto del nuovo scalo merci a Cortenuova è in attesa della firma del Protocollo d’intesa: sono della partita Sistemi Urbani, la società del Gruppo Ferrovie dello Stato che si occupa di riqualificare le aree dismesse delle infrastrutture ferroviarie, Rfi, il Comune di Cortenuova, la Provincia, la Regione, il ministero dei Trasporti e delle infrastrutture e «Cortenuova Freight station», la società composta dal Gruppo Vitali e dal Gruppo Msc (uno dei primari operatori logistici a livello mondiale) promotori della costruzione del polo intermodale. «Nel frattempo le aziende bergamasche sono rimaste senza scalo – conclude Todisco –. Noi operiamo ormai tra le province di Lecco, Brescia e Milano, dove gli spazi sono risicati, e che possiamo raggiungere solo trasportando le merci su gomma».

© RIPRODUZIONE RISERVATA