Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 10 Febbraio 2023
«Sbloccati» i fondi dal ministero: sulle strade lavori per 2,2 milioni- Dove saranno
Provincia. Confermate da Roma le risorse destinate a manutenzioni straordinarie fino al 2029. Dagli asfalti della Cremasca alle curve di montagna. «Speriamo nella stabilizzazione dei prezzi».
Diciotto milioni di euro in otto anni. Sono i fondi che la Provincia ha a disposizione da qui al 2029 per le manutenzioni straordinarie della rete stradale di sua competenza (1.035 chilometri in totale, dalle valli alla pianura).
A mettere in fila le cifre è un decreto del maggio scorso del Ministero delle Infrastrutture su cui solo nei giorni scorsi la Provincia ha (finalmente) ottenuto conferma ufficiale degli stanziamenti, permettendo di sbloccare l’iter di una serie di cantieri. Quelli che partiranno nel 2023 in relazione a questa linea di finanziamento sono una decina, e riguardano i contributi di quest’anno e dello scorso, per un totale di circa 2,2 milioni di euro.
Il «carnet»
Tolta l’attesa rotatoria di Trescore, non si tratta di grandi opere, ma di interventi comunque molto significativi a livello territoriale per prendersi cura delle condizioni e migliorare la sicurezza della rete stradale.
Così, il «carnet» 2022, che prenderà vita ora che le risorse sono sbloccate, prevede asfaltature, per mezzo milione di euro, lungo Cremasca e nuova Cremasca, l’allargamento e la messa in sicurezza di vari tratti della provinciale 26 San Pellegrino-Serina, la riqualificazione di pavimentazioni in territorio di Gazzaniga, l’allargamento di curve a Gorno (località Campello) e a Bossico, e la ricostruzione di un muro a Vilminore di Scalve.
Con i fondi 2023 ci sono altri interventi in vista sulle pavimentazioni in varie zone della provincia, ma anche in completamento del finanziamento, per 400mila euro, della nuova rotatoria tra le provinciali 89 e 90 a Trescore Balneario. Un’opera, questa, che era già stata finanziata per 600mila euro dal Piano Lombardia, ma «per effetto del caro materiali e di alcune criticità emerse durante la progettazione, i costi sono aumentati. Queste risorse ci permettono ora di completare il finanziamento e di dare quindi il via all’opera», spiega il consigliere provinciale delegato alla Viabilità, Mauro Bonomelli.
Il caro materiali
Quello del caro materiali è ovviamente un problema che riguarda tutti gli interventi: «Gli incrementi di costo sono stati tra il 20 e il 30% a seconda delle tipologie di lavorazione – spiega Bonomelli –. Speriamo di poter arrivare a una stabilizzazione dei prezzi, altrimenti diventa difficile programmare, soprattutto se, come nel caso della Provincia, gran parte delle opere vengono realizzate sulla base di trasferimenti da enti superiori che rischiano poi, quando si arriva alla realizzazione, di risultare insufficienti per via dei rincari». Ricadute ci sono anche sulle asfaltature: «A parità di risorse, si riesce a fare un po’ meno», ammette Bonomelli. Per decidere dove intervenire con le manutenzioni, il settore Viabilità di Via Tasso ha avviato un monitoraggio, con tanto di punteggi e colori (dal critico rosso in giù) delle condizioni dei vari tratti stradali, incrociando le osservazioni dei sorveglianti che lavorano sul territorio, le segnalazioni di Comuni e cittadini, le tipologie di difetti riscontrati, i volumi di traffico. E una mappatura analoga si sta ora avviando per i guard-rail.
«Il senso è dare un’oggettività alle scelte, questo consente poi di rispondere con degli elementi concreti sul perché si è deciso di intervenire in modo prioritario su un tratto di strada piuttosto che su un altro», aggiunge il consigliere.
Fondi giù nel 2024
«Il picco positivo di finanziamenti si è avuto nel 2021-’22. Tra il 2024 e il 2025, invece, avremo il picco in negativo». Si esaurirà infatti un’altra linea di finanziamento ministeriale, che oggi si affianca al decreto di maggio. Dal 2026 invece ci si assesterà su poco meno di 3,2 milioni l’anno, permettendo, almeno nelle previsioni attuali, di portare sopra il milione il budget annuale per le pavimentazioni per ciascuna delle tre macro-zone in cui è operativamente suddivisa la provincia (Valle Seriana, Valle Brembana, Pianura).
L’orizzonte fino al 2029 sembra distante, ma in realtà per l’ente la possibilità di programmare è molto importante. «Abbiamo anche varie richieste dai Comuni per interventi su strade provinciali, per esempio per la messa in sicurezza di attraversamenti – dice Bonomelli –. L’anno scorso abbiamo dovuto usare gran parte dell’avanzo per far fronte ai costi aumentati delle utenze. quest’anno confidiamo di poter avere qualche risorsa in più»
© RIPRODUZIONE RISERVATA