Sarpi, protestano gli insegnanti: «Senza parcheggi andremo via»

LA PETIZIONE. Raccolta firme al liceo: fateci lasciare le auto sulle Mura. Il no dell’assessore Zenoni. Il preside: temiamo un fuggi fuggi dalla scuola.

«Siamo docenti, non turisti». Claudio Ghilardi è il dirigente scolastico del Liceo Classico Paolo Sarpi a capo di una raccolta firme per chiedere all’amministrazione comunale di trovare soluzioni economicamente più sostenibili per parcheggiare in Città Alta, dove ha sede l’istituto. «Come sappiamo, con l’avvio del parcheggio della Fara è possibile parcheggiare solo nei parcheggi indicati, come il parking Fara, a un costo non economicamente sostenibile (3,30 euro l’ora), mentre i posti blu sulle Mura sono disponibili solo per i residenti» ricorda Ghilardi. La soluzione proposta dai docenti del Sarpi è quella di permettere ai lavoratori dell’istituto di parcheggiare nei posteggi sulle Mura destinati ai residenti. Fino ad ora sono 70 le firme raccolte e a giorni verranno depositate in Comune.

«Qualcuno si è attrezzato con macchine con una cilindrata assimilabile ai motorini per cui possono accedere in Città Alta e parcheggiare nei pressi dell’Istituto, ma non per tutti è possibile – sottolinea il dirigente –. E complicare la vita a chi deve parcheggiare comporterà già da settembre un fuggi fuggi dalla scuola, specialmente da parte del personale Ata e amministrativo. I docenti fanno carte false per insegnare al Sarpi, ma temo che alcuni decideranno di guardare altrove, creando ulteriori situazioni di precariato». Ad avere dato il via alla raccolta firme, la professoressa di Filosofia e storia Elena Ruffoni: «Bisogna avere cura di chi lavora, specialmente in una scuola come il Sarpi con la storia che porta con sé. Speriamo di avere una soluzione da settembre». «Temo per il futuro del Sarpi – aggiunge la professoressa di Lettere, Paola Missale – non vorrei che venisse spostato in Città bassa per i problemi di parcheggio che comporteranno sempre più disaffezione da parte di docenti e personale verso la scuola. Il Sarpi è un presidio culturale, eppure non viene tutelato. Però si pensa ai commercianti, applicando tariffe agevolate per chi consumerà ai chiringuiti estivi».

Interpellato, l’assessore alla mobilità Stefano Zenoni dichiara: «Non c’è una fattispecie specifica per i docenti o personale del Sarpi. I lavoratori sono uguali. Se istituiamo una deroga e quindi un permesso per parcheggiare nei posti residenti, dobbiamo farlo per tutti i lavoratori, sia pubblici che privati. E lo stesso vale anche per gli insegnanti, in questo caso, in Città bassa. Questa richiesta, quindi, non potrà essere realizzata. Siamo disponibili a discutere con i proprietari del parcheggio per ottenere abbonamenti a prezzi calmierati e tarati in base agli orari dei docenti (oggi l’abbonamento mensile dal lunedì al venerdì alla Fara costa 129 euro, ndr). Ricordo tuttavia che il servizio autobus in Città Alta è il più capillare e verranno anche incrementate le corse del bus 3. Avevamo fatto un incontro con il dirigente per raccontare i cambiamenti in Città Alta e non erano state avanzate richieste. Ora le raccogliamo. La prossima amministrazione si impegnerà a trovare soluzioni da settembre».

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