Cronaca / Bergamo Città
Domenica 22 Dicembre 2024
Sapeva accogliere con il sorriso. Addio a Piero, 30 anni in farmacia
IL RICORDO. E’ venuto a mancare il papà di Paolo Aresi, conosciuto a Bergamo pr la sua attività di commesso nella farmacia comunale di via Verdi.
Molti lo ricordano perché per quasi trent’anni è stato il commesso della farmacia comunale di via Verdi, lo ricordano per il sorriso, per il senso di accoglienza che riusciva a trasmettere a chi entrava nel negozio. Piero Aresi (per alcuni Pierino) se n’è andato settimana scorsa, a 90 anni. Nel settembre 2012 era stato colpito da emorragia cerebrale, aveva lottato contro la morte, ma ne era venuto fuori, sebbene costretto in carrozzina. L’emorragia non gli aveva menomato la mente: una volta ripresosi e accettata l’idea di non potere più camminare, Piero era tornato la persona sempre pronta alla battuta brillante e alla parola buona.
Piero aveva contribuito a fare della farmacia un luogo scelto da tanti bergamaschi per i loro acquisti di medicinali , ma anche un punto di riferimento per tanti bisognosi che magari trovavano la possibilità di una medicazione, di un piccolo aiuto, di un caffè pagato, di un farmaco scontato
A un certo punto, nel 2019, insieme al figlio Paolo, per anni nostro collega a L’Eco di Bergamo, Piero Aresi aveva anche contribuito, insieme alle nipoti Carla e Graziella, alla stesura di un libro sulla Bergamo degli anni Cinquanta.Nei trent’anni di lavoro in via Verdi, Piero aveva contribuito a fare della farmacia un luogo scelto da tanti bergamaschi per i loro acquisti di medicinali , ma anche un punto di riferimento per tanti bisognosi che magari trovavano la possibilità di una medicazione, di un piccolo aiuto, di un caffè pagato, di un farmaco scontato.
Piero Aresi raccontava tanti episodi toccanti. Prima di andare in farmacia era stato impegnato in municipio, all’ufficio tecnico e prima ancora operaio alla Dalmine, per 14 anni. E come tanti operai dell’acciaieria aveva svolto il servizio militare in Marina. Lo mandarono a La Spezia, poi a Castellammare di Stabia. Un giorno, con alcuni commilitoni, andò a visitare gli scavi di Pompei, era il 1954, e incontrò una ragazza, una brunetta, che vendeva souvenir.
La famiglia
Sarebbe diventata sua moglie nell’aprile del 1957; dal matrimonio nacquero tre figli, Paolo, Claudio e Massimiliano. Piero aveva due grandi passioni, il ciclismo e l’Atalanta. Era stato un tifoso sfegatato di Fausto Coppi, che si vantava di avere conosciuto dopo un Trofeo Baracchi, nel tragitto dall’arrivo all’albergo, correndogli dietro a piedi. La sua prima partita fu invece Atalanta-Triestina, campionato 1941-42. L’ultima Atalanta-Real Madrid, seguita in ospedale, in qualche modo. Poi il peggioramento e la morte nel giorno di Santa Lucia. Alla moglie Anna, ai figli Paolo, Claudio, Massimiliano, ai familiari tutti vanno le nostre più sentite condoglianze.
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