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Cronaca / Bergamo Città
Domenica 02 Marzo 2025
Sant’Agostino, tempi lunghi: salta l’estivo. Alternative cercasi, c’è l’ipotesi greenway
IN CITTA’ ALTA. I lavori all’interno del parco non permetteranno di allestire l’area alla Fara. Sopralluoghi a Valverde e allo spalto di S. Michele. Gandi: «Troveremo un altro posto in Città Alta».
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Cercasi spazi per allestire gli estivi in città. I tempi per la riapertura del parco di Sant’Agostino sono troppo lunghi e così, almeno per quest’anno, il trasferimento dall’area della Fara non è più soltanto un’ipotesi. Nelle scorse settimane si era parlato di una rimodulazione degli spazi all’interno del parco per «salvare» in qualche modo la location tradizionale degli appuntamenti estivi della città. Nei giorni scorsi i tecnici del Comune di Bergamo hanno però iniziato una serie di sopralluoghi per cercare alternative agli spazi di Città Alta.
Si pensa allo spalto di San Michele
Le priorità di Palazzo Frizzoni sono due: la prima è innanzitutto quella di continuare a dare la possibilità ai ragazzi di poter usufruire di spazi dove trascorrere le calde serate estive in città, la seconda è quella di trovare un’alternativa sempre in Città Alta, o nelle immediate vicinanze, soluzione preferita dagli operatori che da anni gestiscono l’estivo di Sant’Agostino. Sul tavolo alcune ipotesi già ci sono: la soluzione più semplice dal punto di vista logistico è quella che porta al vicino spalto di San Michele (dove già in passato si allestivano punti di ristoro estivi). L’allestimento di un estivo in quell’area andrebbe però a sovrapporsi con i lavori di restauro della Casa del custode, ragion per cui si stanno studiando soluzioni diverse, che prevederebbero anche un allestimento in formato ridotto. Altre soluzioni in Città Alta, al momento, non se ne vedono. Nei giorni scorsi il Comune ha compiuto un sopralluogo sulla Greenway, all’altezza di Valverde; qui il nodo da risolvere riguarda principalmente il parcheggio. Ad oggi la sola certezza resta lo spazio di piazzale Goisis, l’unico estivo che sarà certamente riproposto.
Nei giorni scorsi il Comune ha compiuto un sopralluogo sulla Greenway, all’altezza di Valverde; qui il nodo da risolvere riguarda principalmente il parcheggio
Il cantiere tra aprile e maggio
Qualche ragionamento si sta facendo anche attorno al parco della Trucca, dove però in passato non è più stato possibile allestire l’estivo per mancanza di operatori disposti ad installarvisi. Il problema, anche in questo caso, è rappresentato dalla mancanza di un parcheggio sufficientemente ampio. La decisione sulle sorti di Sant’Agostino non è ancora stata ufficializzata, ma è questione di poco, come conferma l’assessore comunale al Verde Oriana Ruzzini: «La delicatezza del luogo e il fatto di dover rivedere i lavori per scongiurare i rischi idrogeologici che potrebbero verificarsi in futuro, ci impongono ancora qualche settimana di pazienza per la definizione di un progetto modificato rispetto a quello originario, che dovrà essere riportato in Giunta – dice –. A questo punto è chiaro che auspichiamo che si riesca a trovare un’altra soluzione». Calendario alla mano, il cantiere non aprirà prima di aprile - o forse maggio - ed è quindi impensabile riuscire a finire nei tempi.
«Gli estivi si faranno, uno sarà in Città Alta»
«A noi sarebbe piaciuto assegnare, in alternativa, l’altro spalto di Sant’Agostino, quello che dà sulla porta – prosegue Ruzzini –. Stiamo però pensando di iniziare i lavori proprio in quel punto, con il rifacimento dell’area giochi». Presto sarà presentato il bando per l’assegnazione degli spazi e va da sé che una soluzione alternativa dovrà essere trovata per tempo. «Decideremo sui luoghi dove allestire gli estivi in base alle valutazioni che ci saranno comunicate dall’assessorato al Verde – spiega Sergio Gandi, vicesindaco e assessore comunale al Commercio –. Gli estivi si faranno, perché ormai sono una tradizione per la città. La mia preoccupazione è quella di dare ai giovani delle alternative e agli operatori la possibilità di lavorare. Se non sarà in Sant’Agostino li faremo altrove, ma uno senz’altro in Città Alta ci sarà. Lavoriamo per questo».
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