Santa Maria Maggiore, «Requiem»
in memoria delle vittime del Covid

Città AltaIl 6 novembre nella basilica risuonerà la composizione scritta dal maestro Cristian Gentilini durante il primo lockdown. Il concerto, con otto solisti e numerosi cori, sarà diretto da Filippo Maria Bressan.

Un omaggio toccante e un ricordo commosso per tutte le vittime bergamasche del Covid-19.

La Basilica di Santa Maria Maggiore, in Città Alta, ospiterà sabato 6 novembre il «Requiem» in forma di Oratorio per soli, coro, ottoni, percussioni e organi scritto durante il periodo più buio del primo lockdown dal maestro Cristian Gentilini, compositore, direttore della Cappella Musicale della Basilica di Santa Maria Maggiore e docente del Conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo.

L’opera, che sarà diretta dal maestro di fama internazionale Filippo Maria Bressan, è composta da dodici sezioni, con i singoli episodi che rivelano un viaggio escatologico, dalle tenebre dei contagi alla luce della rinascita.

Il concerto verrà eseguito da otto solisti – i soprani Alessandra Gardini e Francesca Longa, i contralti Hyun Jung Oh e Marta Fumagalli, i tenori Paolo Borgonovo e Matteo Magistrali e i bassi Piermarco Viñas Mazzoleni e Filippo Maria Tuccimei –, da 70 coristi provenienti da numerosi cori dell’Usci Bergamo e da un gruppo di ottoni e percussioni del Conservatorio Donizetti, con la partecipazione dell’organista Roberto Mucci e con la voce recitante dell’attore Michele Marinini.

«La comunità bergamasca – dichiara il compositore Cristian Gentilini – sarà la vera protagonista di questo appuntamento. Ho scritto questa opera pensando infatti a tutto il dolore che la città ha vissuto lo scorso anno, dai primi contagi fino alla forza di rinascita che Bergamo ha dimostrato al mondo. Per questo ho fortemente voluto musicisti e coristi della provincia: vorrei proprio che fosse un momento di sincero ricordo e di preghiera con coloro che hanno vissuto in prima persona questo dramma».

«Il “Requiem” – continua Gentilini – proporrà tutte le parti della Messa tradizionale, con i solisti, i coristi e i musicisti che si muoveranno all’interno della Basilica. Tra le particolarità, durante le sezioni dedicate alla lectio e alla meditatio , verrà recitata una lettura tratta dal poema cortese “Le jugement dou Roy de Navarre” di Guillaume de Mascaut e verrà eseguita un’improvvisazione organistica a cura del maestro Roberto Mucci, organista titolare della Basilica di Santa Maria Maggiore. Anche il Campanone farà la sua parte, con i cento rintocchi che saranno parte integrante del concerto».

Importante per la realizzazione della lettura, il lavoro di traduzione e di riscrittura a cura di Corrado Benigni, presente ieri alla conferenza stampa di presentazione del concerto, che si è tenuta presso la Sala Locatelli di Città Alta. L’evento, che prenderà il via alle ore 21 (obbligo di presentazione di green pass, con 450 posti a disposizione), è promosso dalla Fondazione Mia in collaborazione con il Conservatorio di Bergamo e la sezione provinciale dell’Unione Società Corali Italiane (Usci).

«Fondazione Mia – spiega il presidente Fabio Bombardieri – non poteva non essere presente in un progetto così importante. Oltre all’importanza del ricordo delle vittime, questo “Requiem” rappresenta infatti un lavoro artistico e culturale di inestimabile valore che arricchisce ancora di più il repertorio della nostra Basilica. Un grazie speciale a tutti i protagonisti che renderanno possibile questo momento».

«Questo lavoro – sottolinea Giovanni Fanchini, direttore uscente del Conservatorio di Bergamo – avrà sicuramente un’eco notevole. Sono fiero che la nostra realtà sia in primissima fila in un progetto così importante, con un nostro docente che ha voluto realizzare questo omaggio e con tanti nostri musicisti presenti».

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