San Vigilio, spunta una nuova versione sulle percosse

BERGAMO. Identificati due ragazzi, ma nessun provvedimento è stato preso nei loro confronti: testimoni dicono che sarebbe stato l’anziano ad assalirli.

Sono stati identificati dai carabinieri i ragazzi presunti autori dell’aggressione ai danni di un anziano residente in via Borgo Palazzo avvenuta domenica 29 settembre alle 17,30 in San Vigilio. Dai loro racconti, e anche da alcune testimonianze di persone che hanno assistito alla scena, starebbe tuttavia emergendo una ricostruzione diversa rispetto a quella descritta inizialmente. E in attesa di accertamenti non sono stati presi provvedimenti nei loro confronti.

Secondo la prima ricostruzione, l’uomo sarebbe stato aggredito a calci e pugni da due ragazzi arrivati in moto a San Vigilio insieme ad altri amici, convinti che fosse stato lui a chiamare i motociclisti dell’Associazione nazionale carabinieri appena passati lungo la via. Invece, stando al loro racconto e a quello di alcuni testimoni - che avrebbero confermato ai carabinieri la versione dei ragazzi - sarebbe stato l’anziano ad aggredire i giovani, dopo averli minacciati di chiamare la Polizia locale per farli multare. Un episodio che sarebbe arrivato al culmine di una discussione iniziata già la domenica precedente, quando l’uomo aveva rimproverato e minacciato i ragazzi che avevano parcheggiato alcune moto sul marciapiede. Domenica, rivedendoli, il 75enne li avrebbe nuovamente minacciati e aggrediti con una sedia, danneggiando anche la moto di uno di loro, che per difendersi lo avrebbe spinto facendolo cadere a terra. Un altro ragazzino sarebbe stato preso a calci dall’uomo. Spaventati, i due sarebbero scappati prima dell’arrivo dei carabinieri.

In seguito al diverbio, l’anziano, portatore di pacemaker, era stato portato in ambulanza in codice giallo al «Bolognini» di Seriate per accertamenti. Alcuni giovani rimasti sul posto hanno fornito ai carabinieri informazioni utili per risalire ai due ragazzi, tramite il profilo Instagram di uno di loro. I militari li hanno identificati, ma lunedì alcuni testimoni avrebbero raccontato una versione del tutto opposta a quella descritta domenica dal 75enne. Gli accertamenti proseguono per verificare come siano andate effettivamente le cose e le eventuali responsabilità.

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