San Paolo, il quartiere con più anziani che giovani: dati e video

L’inchiesta multimediale Su 4.634 residenti, 1.629 hanno meno di 40 anni mentre 1.700 sono ultrasessantenni. Capita anche a Longuelo, ma qui la forbice è più ampia.

La «partita generazionale» qui ha il risultato più plastico, nell’epoca dell’inverno demografico. A San Paolo ci sono più anziani che giovani : su 4.634 residenti nel quartiere, 1.629 hanno meno di quarant’ anni e 1.700 ne hanno invece più di sessanta; in altri termini, il 35,2% dei cittadini è under 40 e invece il 36,7% è over 60. La fotografia dell’anagrafe, aggiornata al 31 dicembre 2021, indica così che c’è una forbice di 1,5 punti percentuali in favore della popolazione più anziana: accade solo in due quartieri della città, l’altro è Longuelo ma lì la forbice è più stretta (gli over 60 sono «solo» mezzo punto percentuale in più degli under 40); viceversa il dato complessivo della città è ancora anagraficamente «verde», perché il 38,7% dei cittadini ha meno di quarant’anni e il 31,7% ne ha invece più di sessanta.

A far da cuscinetto c’è ovviamente la mezza età: a San Paolo, il 28,2% dei residenti ha un’età che oscilla tra i 40 e i 59 anni. Scavando a ritroso negli anni e guardando più in profondità al fenomeno, in quasi trentacinque anni è cambiato parecchio il volto del quartiere. Quasi rivoluzionato: perché nel 1987 i residenti con meno di quarant’ anni erano il 52,6%, oltre tre punti più della media cittadina (che era del 49,5%), mentre gli ultrasessantenni rappresentavano il 19,3% della popolazione (la media cittadina era più alta, al 23%). In sostanza, nel 1987 San Paolo era un quartiere più giovane della media e ora è quello dove lo squilibrio anagrafico è maggiormente sbilanciato dalla parte degli anziani. L’ultimissimo periodo non ha invertito il trend, anzi: rispetto al 2020, nel 2021 sono diminuiti del 4,6% i residenti under 18 e dello 0,5% quelli tra i 18 e i 39 anni; se anche i 60-79 sono diminuiti dello 0,4%, gli over 80 sono invece cresciuti del 3%.

I quartieri al centro: San Paolo

Natalità a picco

Inevitabilmente, è mutata parecchio la morfologia dei nuclei familiari. Che innanzitutto si sono ristretti: nel 1987 le famiglie di San Paolo erano composte in media da 2,6 persone, in linea con la media cittadina, e ora invece la dimensione media è di 2 persone (la media cittadina è di 2,1 componenti). I nuclei unipersonali, cioè le persone sole, «pesavano» per il 26,3% nel 1987 e oggi sono saliti al 44,2%; in valore assoluto nel 1987 le persone sole erano 528 e nel 2021 sono diventate 1.029, praticamente raddoppiate.

Attualmente è invece composto da almeno tre persone - tendenzialmente mamma, papà e almeno un figlio - il 26,9% dei nuclei, un dato sotto la media cittadina (che è al 28,3%). Se si guarda poi nello specifico alle famiglie numerose, solo il 3% dei nuclei è composto da almeno cinque persone (mamma, papà e almeno tre figli): solo Pignolo ha una percentuale più bassa (è al 2,5%). Le prospettive, tra l’altro, consegnano altri elementi sulla «recessione demografica»: nel 2021 San Paolo ha contato 19 nascite (13 fiocchi azzurri, 6 fiocchi rosa), mentre nel 2003 i bebè erano stati ben 50. Nel 2003 nascevano cioè 10,6 bambini ogni mille residenti, nel 2021 si è scesi a 4,1 neonati ogni mille abitanti: un calo del 61,2% del tasso di natalità, il più alto di tutti i rioni di Bergamo nel periodo analizzato. Una frenata fortissima, quella dell’ultimo anno: anche negli anni peggiori dell’ultimo ventennio, non si era mai scesi al di sotto delle 28 nascite.

Residenti in calo

La summa di tutti gli elementi è condensata nell’andamento complessivo dei residenti a San Paolo. Invecchiamento fa rima con spopolamento. Anche in questo caso la parabola mira infatti verso il basso, perché gli abitanti del quartiere sono passati dai 5.178 del 1987 ai 4.634 di fine 2021; un calo del 10,5%, il settimo più marcato tra i rioni cittadini (mentre la città nello stesso arco temporale è cresciuta del 2,7%). La contrazione dei residenti ha vissuto diverse fasi: prima un calo continuo dal 1988 al 1998, una successiva fase di stabilità e quindi una risalita in particolare tra 2010 e 2012; in tempi più recenti, invece, è dal 2018 che i residenti di San Paolo calano continuativamente anno dopo anno.

Gli ultimi anni evidenziano anche una riduzione dei residenti stranieri: erano arrivati sino a 563 unità nel 2017, dopodiché sono scesi alle 471 presenze del 2021; gli stranieri rappresentano il 10,2% dei residenti, la media cittadina è del 16,6% L’attrattività del quartiere presenta statistiche contrastanti. Nel 2021, il saldo - al netto di decessi e nascite - dei trasferimenti è positivo (45 in più): 115 residenti di San Paolo si sono trasferiti in un altro quartiere o in un altro Comune, ma 160 persone hanno preso qui residenza provenendo da un altro quartiere o un altro Comune. Il mercato immobiliare, aggiornato invece ancora al 2020, l’anno del Covid, segnalava invece un brusco calo delle compravendite: erano state 90 nel 2019 e sono appunto scese a 48 nel 2020, quasi dimezzate; pressoché invariata la quotazione delle transazioni, a 1.563 euro al metro quadrato. I redditi, tra l’altro, a San Paolo sono decisamente più alti che altrove: 32.970 euro pro capite l’anno, contro una media cittadina di 27.677.

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