San Paolo piange la storica insegnante

Una persona amante del cinema, delle mostre, dei libri, della cultura in tutte le sue manifestazioni, dei viaggi alla scoperta dell’Italia, ma soprattutto una persona buona. È questo il ritratto che emerge dai ricordi di chi ha conosciuto e ha avuto modo di apprezzare le tante qualità di Marina Sala.

«Era una persona tutta d’un pezzo – ricorda con affetto la nipote Giuseppina Pellegrinelli –. Mia zia era una donna piena di interessi, dal cinema all’arte, alla lettura»

Docente di lettere alle scuole medie di quelle che erano una volta gli Istituti educativi di via Santa Lucia (oggi sede della Scuola Imiberg), Marina Sala è mancata domenica 26 gennaio all’età di 97 anni. «Era una persona tutta d’un pezzo – ricorda con affetto la nipote Giuseppina Pellegrinelli –. Mia zia era una donna piena di interessi, dal cinema all’arte, alla lettura». Laureata in

Lettere, era diventata docente alle scuole medie. «Con i ragazzi sapeva come fare, era molto portata a fare l’insegnante, ma soprattutto era buona – sottolinea la sua amica Maria Valeria Mariano –. Con Marina abbiamo trascorso anche tante vacanze al mare, amava la Sardegna e il suo mare». «Una volta andata in pensione come insegnante non ha smesso di dedicarsi agli altri – prosegue la nipote –. Andava a far compagnia agli anziani nella Casa di riposo e insegnava catechismo nella sua parrocchia di San Paolo. Quando si sono ammalati i suoi genitori li ha seguiti e curati con pazienza e amore».

Marina Sala è stata anche una persona che nella sua bontà non voleva dar fastidio a nessuno: «Quando nel 2010 non era più autosufficiente – ricorda ancora la nipote – proprio per non essere di peso ha scelto di ritirarsi alla San Francesco dove ha trascorso serenamente ben 15 anni. Si era portata da casa i suoi amati libri che le hanno sempre tenuto compagnia». Oggi - 29 gennaio - alle 15 le esequie nella Parrocchiale di San Paolo Apostolo.

Tiziana Sallese