Cronaca / Bergamo Città
Martedì 21 Gennaio 2025
Salvarono due persone: premiati tre agenti di Ciserano e Treviglio
DALLA REGIONE. Riconoscimenti a Carolina Vendramini per un intervento con il defibrillatore e a Claudio Cortesi e Alberto Mastromattei che soccorsero una giovane.
Storie di servizio e di dedizione alla collettività: sono 23 gli agenti di Polizia locale, provenienti da diversi comuni della Lombardia, premiati il 20 gennaio a Varese nel corso di una cerimonia solenne nella ricorrenza di San Sebastiano. Si tratta di personale che si è distinto per meriti speciali per episodi avvenuti nel 2023. E tre di questi agenti sono impegnati in Bergamasca, a Ciserano e Treviglio.
Con il defibrillatore
La comandante della polizia locale di Ciserano, Carolina Vendramini, è stata insignita della Croce e nastrino per meriti speciali. Nella motivazione del premio si legge che il 15 febbraio 2023 « interveniva tempestivamente in soccorso di un uomo di 44 anni colto da improvviso arresto cardiaco all’esterno di un bar. Mediante un defibrillatore presente sul posto, gli praticava le appropriate manovre di primo soccorso e di rianimazione, scongiurando conseguenze più gravi». «Sono onorata – commenta la comandante – e ringrazio sentitamente di cuore per questo prezioso riconoscimento che esorta a proseguire, assieme ai colleghi del comando, il costante lavoro che viene prestato a favore dei cittadini sul territorio». A congratularsi è anche la sindaca, Caterina Vitali, per un riconoscimento che è «testimonianza del lavoro quotidiano svolto da lei e dagli uomini del comando al servizio della cittadinanza».
Salvarono una ragazza
L’episodio che ha portato Croce e nastrino a Treviglio risale invece all’11 gennaio 2023, quando il commissario capo Claudio Cortesi e l’agente Alberto Mastromattei salvarono la vita a una giovane donna. Alla cerimonia hanno partecipato anche il comandante Giovanni Vinciguerra, il vice Giacomo Bocchi e il sindaco di Treviglio, Juri Imeri. Durante la premiazione la memoria è tornata, vivida, a quel mercoledì mattina di inizio gennaio di due anni fa. Quando alcuni automobilisti notano una giovane donna intenta a scavalcare la balaustra del ponte ferroviario tra Treviglio e Caravaggio. Temendo un intento suicida, chiamano il 112. La Polizia ferroviaria blocca le linee, ma non è abbastanza. Il cavalcavia è molto alto e un salto potrebbe comunque essere fatale. Per convincere la donna a desistere serve umanità. Serve affiancarla, ascoltarla, farle intravedere che la speranza può esserci sempre. L’intervento di Cortesi e Mastromattei è paziente. I due agenti riescono ad avvicinare la giovane, intavolando una mediazione che si conclude con il trasporto in ospedale. Oggi la ragazza, riferisce il commissario capo Cortesi, «lavora in un negozio. Siamo contenti di passare a trovarla e vedere che sta bene».
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