Saldi estivi, si parte il 6 luglio. E scattano le nuove regole: «La stagione un banco di prova»

COMMERCIO. Paletti sugli sconti e più trasparenza nelle vendite online. Ascom: «Tutela per clienti e commercio tradizionale».

Cambiano le regole sulla gestione dei saldi, con una stretta che impone più trasparenza ai siti dell’e-commerce e introduce per tutti norme e adeguamenti più stringenti a tutela dei consumatori per contrastare le pratiche commerciali sleali. Si parte da sabato 1° luglio, giusto in tempo per il via della finestra estiva delle vendite promozionali, prevista per giovedì 6. Per la prima volta il governo, attraverso un decreto legislativo che di fatto porta l’Italia ad avere le stesse regole degli altri Paesi dell’Unione, stabilisce nuove regole per le piattaforme del commercio elettronico, introducendo multe fino a 10 milioni di euro per i colossi della rete che non le rispetteranno.

Paletti sugli sconti

Qualcosa cambierà anche per i commercianti tradizionali; ci sarà da adeguare i sistemi gestionali e, soprattutto, sarà imposto un paletto sugli sconti: il ribasso applicato durante il periodo promozionale dovrà essere calcolato partendo dal prezzo minimo del prodotto degli ultimi 30 giorni (pena una multa fino a 3mila euro). Questo per evitare altalene di prezzi non controllabili, a tutela dei clienti e dei commercianti onesti.

Se non è una rivoluzione poco ci manca e come tutti i cambiamenti anche questa novità porta con sé qualche preoccupazione. I prossimi saldi saranno un banco di prova, dicono i commercianti. Per questo Ascom Confcommercio ha organizzato per mercoledì 28 giugno un incontro con i commercianti nella sede di via Borgo Palazzo (ore 13.30). In provincia di Bergamo quelli interessati alla nuova norma sono 1.850 titolari di negozi di abbigliamento e calzature e 270 di elettrodomestici. Alla vigilia di un’altra stagione di saldi che si preannuncia decisiva per le attività commerciali, ancora fiaccate da costi alle stelle e calo dei consumi, il giro di vite imposto dal governo è salutato con favore dai commercianti: «Ci sono tanti aspetti favorevoli – dice Oscar Fusini, direttore dell’Ascom –. La disciplina a tutela del consumatore è stata rivista alla luce delle tante novità intervenute in questi decenni. La revisione è orientata al contrasto delle pratiche ingannevoli e delle clausole vessatorie tipiche del commercio online. Tutelando il consumatore si tutela anche chi fa il commercio tradizionale. Un riequilibrio era necessario e chi si muove in maniera onesta non ha nulla da temere».

Adeguamenti

Per tutti sono richiesti adeguamenti dei sistemi informatici e delle schede prodotto, sulla gestione delle vendite straordinarie, promozionali, di fine stagione e di liquidazione. La normativa obbliga inoltre alla trasparenza nelle ricerche online, interviene sulle recensioni false o acquistate e obbliga alla chiarezza nel caso di prezzo dinamico deciso da un algoritmo. Non da ultimo si prefigge di dare ordine alla giungla di sconti tipica di iniziative come il Black Friday a fine novembre.

«Siamo soddisfatti della norma che regolamenta per la prima volta il commercio elettronico e pone forte attenzione sulle false recensioni, sulle pratiche sleali e sulle clausole a tutela di consumatori e commercianti tradizionali», dice Massimo Torti segretario generale di Federmoda Italia, relatore all’evento di oggi in Ascom.

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