Sacchi, il Comune studia correttivi
Gli uffici tempestati di telefonate

Bergamo, nei primi tre giorni dall’entrata in vigore della riforma, i distributori automatici collocati all’interno degli uffici pubblici e dei supermercati hanno distribuito sacchi a 2.100 utenze, il 4% del totale. L’assessore Zenoni: saranno agevolate le categorie più fragili e chi usa dispositivi sanitari.

Arrivano i primi correttivi per la nuova modalità di raccolta differenziata, iniziata il primo febbraio a Bergamo. Comune di Bergamo e Aprica hanno introdotto l’obbligo di utilizzare i nuovi sacchi per i rifiuti (trasparente per l’indifferenziato e giallo per la plastica) dotati di codice personalizzato. Il progetto, che doveva partire nei mesi scorsi, ha subito un rinvio a causa dell’emergenza sanitaria ma ora è entrato nel vivo. E dal primo febbraio gli uffici comunali e gli sportelli di Aprica sono stati presi d’assalto con decine di telefonate e richieste provenienti sia da privati cittadini che da commercianti. Solo nei primi tre giorni dall’entrata in vigore della riforma, i distributori automatici collocati all’interno degli uffici pubblici e dei supermercati hanno distribuito sacchi a 2.100 utenze, il 4% del totale.

Nella sede di Aprica sta rientrando anche un quantitativo importante di vecchi sacchi che i cittadini sono invitati a depositare nei contenitori posizionati a fianco dei distributori, in modo che gli stessi vengano riutilizzati per la raccolta dei rifiuti nei cestini collocati nelle vie della città. Settimana prossima Aprica farà il punto con l’amministrazione comunale e annuncerà i primi provvedimenti e correttivi studiati per andare incontro alle esigenze dei cittadini. In particolare verranno tenute in considerazione e agevolate le categorie più fragili e le famiglie che utilizzano dispositivi sanitari, tra cui i pannoloni, mettendo loro a disposizione una dotazione aggiuntiva di sacchi.

Nel frattempo prosegue anche l’attività di presa in carico di numerose posizioni di utenti che, al momento del ritiro, si sono resi conto che il distributore non eroga nessun sacco, perché non sono in regola, spesso in buona fede, con il pagamento della Tari. In questo caso gli uffici fanno una valutazione per ogni singola posizione, in modo da aggiornare anche la banca dati e i sistemi informatici comunali. Ricordiamo che per i residenti in città basta recarsi ad uno dei distributori automatici per il ritiro dei sacchi mediante l’utilizzo della carta regionale dei servizi o della carta d’identità elettronica (appoggiando la tessera sul distributore, in modo che venga letta correttamente). Per i non residenti (possessori di seconde case, attività commerciali e b&b) è necessario, nel caso non ne siano già in possesso, richiedere una tessera ad Aprica, con la quale poter effettuare il ritiro. Anche i condomìni registrati in banca dati hanno a disposizione una dotazione aggiuntiva di sacchi per la pulizia delle aree comuni, in base al numero complessivo di appartamenti. «Siamo in una fase di sperimentazione ed è normale che siano giunte parecchie segnalazioni da parte degli utenti – commenta Stefano Zenoni, assessore comunale all’Ambiente e mobilità –. Proseguirà anche nei prossimi giorni il monitoraggio della situazione, che prevede necessariamente delle correzioni in corso d’opera. Ribadisco che si tratta di un progetto adottato anche da altre città e in questa prima fase non sono previste sanzioni e stiamo ritirando anche i vecchi sacchi. Devo prendere atto che molti cittadini si sono già abituati alle nuove modalità di raccolta differenziata che, una volta a regime, oltre a garantire un risparmio, va nella direzione della sostenibilità e alle azioni che abbiamo il dovere di intraprendere all’interno del programma “Save the Future” per salvare il pianeta». Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.apricaspa.it o telefonare al numero verde di Aprica 800437678.

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