Sabato con il green pass nei ristoranti: meteo clemente, i clienti scelgono gli spazi esterni

Nel primo sabato con il green pass, i ristoratori ringraziano il meteo per la clemenza, che ha permesso di utilizzare ancora maggiormente gli spazi esterni.

Contrariamente alle previsioni, il tempo è rimasto nuvoloso e la cena è stata servita nelle strutture all’aperto allestite dai pubblici esercizi. Tanta manna dal cielo, insomma, che ha scongiurato problematiche certe nel caso avesse iniziato a piovere durante il servizio.

Dalle 19 Città Alta ha registrato la classica affluenza da fine settimana, con qualche tavolo ancora disponibile, ma solo al chiuso, senza prenotazione. Già, perché quasi tutti i clienti hanno chiesto espressamente di poter cenare all’aperto. Un cambio repentino delle condizioni atmosferiche avrebbe comportato un vero e proprio trambusto per il trasloco all’interno dei locali, previa verifica di green pass, documenti e del numero necessario di coperti. Rispetto al passato, i ristoranti si sono infatti attrezzati con una maggiore capienza esterna, che in alcuni casi non coincide con i posti che si possono ricavare in fretta e furia al chiuso, applicando i dovuti distanziamenti.

«Vogliono stare tutti fuori, persino se dovesse piovere – conferma Stefano Canziani della Trattoria Sant’Ambroeus di Piazza Vecchia -. Devo dire che era diventata una richiesta abituale anche prima che introducessero il green pass, ma ora ce lo chiede praticamente il 100% della clientela».

A dimostrazione di quanto appena testimoniato, una cliente si avvicina al ristoratore e comunica che si fermerà a cena solo se è ancora disponibile un tavolo all’aperto sulla piazza. Ma le tantissime richieste non sempre si possono esaudire, soprattutto nel fine settimana.

«Solo oggi (ieri, ndr) abbiamo perso un centinaio di clienti che avevano prenotato all’interno del locale – commenta Valerio Bordogna del ristorante Da Franco in via Colleoni -. Si tratta soprattutto di compagnie che hanno disdetto, principalmente perché non tutti i commensali avevano il green pass. Speriamo che nei prossimi giorni vada meglio, compresa la verifica della certificazione verde su tablet e smartphone, che a volte crea problemi, soprattutto con il cartaceo».

Nel frattempo arriva una coppia che, caso raro, si «accontenta» di un tavolo all’interno del ristorante. Entrambi estraggono dalle tasche lo smartphone e cercano il Qr code memorizzato sul dispositivo. «Questa volta l’abbiamo trovato subito – sorridono -, diventerà l’abitudine, anche se a volte si fa fatica ad esibirlo velocemente». C’è chi ha stampato il codice e l’ha appiccicato sul portafogli e chi viaggia ancora con il vecchio cartaceo che, se stropicciato, effettivamente fa un po’ i capricci.

«Per essere il primo sabato con l’obbligo del green pass è andato tutto liscio – commenta Tomaso Ghilardi, presidente del Circolino di Città Alta -. La maggior parte dei coperti è all’esterno e fortunatamente non è arrivata la tanto temuta pioggia. Nel giro di poco tempo ci abitueremo alla novità, che è già utilizzata senza problemi anche dai turisti stranieri».

Sì, perché il borgo storico è tornato a parlare inglese, tedesco, francese e spagnolo, un segnale importante di ripartenza. «È un bel sabato sera, anche dal punto di vista del meteo – sospira Robi Amaddeo del ristorante Da Mimmo sulla Corsarola -. Grazie anche al bel tempo è filato tutto liscio e possiamo tirare un sospiro di sollievo, anche perché stasera rappresentava la classica prova del nove».

Pericolo scongiurato anche per Paolo Chiari del ristorante L’Alimentari in piazza Vecchia. «Il cielo, rimasto nuvoloso per tutta la serata, ci ha dato una grossa mano – fa presente Chiari -. Quando i clienti prenotano ci dicono che hanno il green pass, ma per le sedute esterne non è necessario. In caso di maltempo improvviso diventa però difficile gestire la situazione portando i commensali all’interno del ristorante, tra controlli delle certificazioni e una diversa disposizione dei tavoli».

Sabato sera il meteo ha salvato anche il concerto di Davide Van De Sfroos, che con la sua band si è esibito in piazzale degli Alpini davanti a circa 400 fan, all’interno del progetto «Bergamo1000» Nessun problema ai controlli di sicurezza e del green pass, con affluenza costante e regolare per una serata all’insegna della musica.

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