![In Italia in tutto il 2022 si sono contate oltre 34.400 frodi creditizie. Le identità delle vittime vengono «rubate» attraverso il web In Italia in tutto il 2022 si sono contate oltre 34.400 frodi creditizie. Le identità delle vittime vengono «rubate» attraverso il web](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2023/6/27/photos/cache/rubano-le-identita-per-fare-acquisti-nella-bergamasca-378-c_ZqgzXF7_v3_large_libera.webp)
Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 17 Luglio 2023
«Rubano» le identità per fare acquisti: nella Bergamasca 378 casi in un anno - La tabella
LE FRODI. I truffatori ottengono i dati personali di ignari utenti web e accendono finanziamenti per telefonini, auto ed elettrodomestici.
![In Italia in tutto il 2022 si sono contate oltre 34.400 frodi creditizie. Le identità delle vittime vengono «rubate» attraverso il web In Italia in tutto il 2022 si sono contate oltre 34.400 frodi creditizie. Le identità delle vittime vengono «rubate» attraverso il web](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2023/6/27/photos/cache/rubano-le-identita-per-fare-acquisti-nella-bergamasca-378-c_ZqgzXF7_v3_large_libera.webp)
È come se ogni giorno, festivi inclusi, un bergamasco si svegliasse e trovasse un’anomalia sul proprio conto corrente: un acquisto realizzato a sua insaputa, oppure un finanziamento acceso senza che se ne sapesse nulla. Anche questo è il crimine che corre sul web: nel 2022 in Bergamasca si sono registrate 378 frodi creditizie tramite furto d’identità, appunto un fenomeno con cadenza quotidiana. In termini tecnici, si tratta dell’utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni, con danni per svariate migliaia di euro in media per ogni malcapitato.
Una crescita continua
I nuovi dati dell’Osservatorio sulle frodi creditizie e i furti di identità realizzato da Crif-MisterCredit, azienda leader in Europa nelle informazioni creditizie, danno contezza di una continua crescita di questi reati. In Bergamasca l’incremento è pari al +16% negli ultimi sei mesi (l’Osservatorio ha assunto cadenza semestrale): delle 378 frodi del 2022, infatti, 175 erano state registrate tra gennaio e giugno, altre 203 si sono aggiunte tra luglio e dicembre; e se si guarda invece al primo semestre 2021, in quel periodo le frodi erano state 152, contro le 140 del primo semestre 2020, a conferma di una progressiva tendenza di crescita.
Per Beatrice Rubini, executive director della linea Mister Credit di Crif, «le frodi creditizie, realizzate tramite furto d’identità e utilizzo illecito dei dati personali e finanziari, continuano ad essere un problema rilevante che ha un impatto significativo sul credito e sui consumatori. In particolare, l’aumento delle frodi può essere attribuito all’evoluzione delle tecniche utilizzate dalle organizzazioni criminali, che sono diventate sempre più sofisticate e difficili da rilevare». La «corsa» delle frodi creditizie non conosce confini: «Nel 2022 i casi sono cresciuti non solo in Italia: secondo la Federal Trade Commission sono cresciute del +30% negli Stati Uniti – aggiunge l’esperta - mentre nel Regno Unito, secondo Cifas (agenzia per la prevenzione delle frodi nel Regno Unito, ndr), l’incremento è stato del +23%».
I dati nazionali indicano che in Italia in tutto il 2022 si sono contate oltre 34.300 frodi creditizie con furto d’identità, in crescita del 19,9% rispetto all’intero 2021; il danno stimato nel Paese raggiunge i 132 milioni di euro, in media 3.850 euro per ogni frode. Che fare, per prevenire questi rischi? «In poche parole, non bisogna abbassare la guardia perché l’uso frequente dell’e-commerce, l’accelerazione nell’utilizzo delle carte di pagamento e la digitalizzazione di molti processi possono aumentare i rischi di furto di identità», conclude Rubini.
Come «funziona» la frode
Raccogliendo i dati che ciascuno di noi «semina» su internet più o meno consapevolmente – data e luogo di nascita, con la possibilità di generare codici fiscali, ma anche l’indirizzo di residenza – i furbetti del web riescono a ricostruire l’identità di un soggetto; se si risale anche alle coordinate bancarie o a un numero di carta di credito, il gioco è fatto: all’insaputa della vittima si acquistano beni oppure si accendono finanziamenti, di cui il beneficiario è ovviamente il furbetto. «Spesso – spiega Rubini – le frodi sono facilitate dai comportamenti rischiosi delle vittime stesse, come la pubblicazione di informazioni anagrafiche e identificative sui social media, che forniscono alle organizzazioni criminali le informazioni necessarie per creare false identità. È fondamentale che i consumatori prestino la massima attenzione alla protezione della propria identità digitale: ad esempio, attivando un sistema di avviso per monitorare le transazioni con le carte di credito e adottando sistemi che segnalino tempestivamente l’uso improprio dei propri dati personali per richiedere finanziamenti o se tali informazioni circolano indebitamente sul web».
I casi più diffusi
L’Osservatorio di Crif traccia l’identikit delle vittime più frequenti: gli under 30 sono la fascia più colpita dal fenomeno (rappresentano il 22,9% delle vittime), ma nell’ultimo anno l’incremento maggiore s’è osservato tra i 51-60enni (+6,6%). La Lombardia è la terza regione d’Italia, con un totale di 3.971 frodi lo scorso anno: Milano è la prima provincia lombarda con 1.326 casi, seguita dai 529 di Brescia e appunto dai 378 di Bergamo. La frode più diffusa (38,4% dei casi in Italia) è l’apertura di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (auto, moto, articoli di arredamento, elettronica ed elettrodomestici), mentre crescono le frodi attraverso l’utilizzo «diretto» (e ovviamente improprio) di carta di credito (26% del totale). Nel 31,1% di casi si acquistano elettrodomestici, nell’8,7% dei casi auto o moto, nel 6,3% dei casi dispositivi elettronici (pc, telefoni, tablet...). Il fattore tempo è decisivo: purtroppo, solo il 37,6% viene scoperto nei primi sei mesi.
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