Rossi, Casati, Gori: le reazioni al voto alle primarie del Pd

Dopo il voto. Gori: Schlein dovrà ricucire le diverse fratture. Casati: «Il voto va sempre rispettato». Rossi: «È una vera rivoluzione».

«Me l’aspettavo, un po’ si. Nella parte finale, nella vigilia percepivo un diverso clima sul fronte di Elly Schlein, si capiva che c’era stata una mobilitazione di nuovi soggetti, di giovani, di donne, e questo si è visto anche ai seggi. Una minore capacità - oggettivamente - di mobilitazione che invece abbiamo avuto noi che abbiamo sostenuto con convinzione Stefano Bonaccini». Così il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, intervenendo nella mattinata di lunedì 27 febbraio a Omnibus su La7 commenta la vittoria alle primarie Pd di Elly Schlein.

«Ha vinto Elly - prosegue - perché è risultata più nuova, perché ha saputo coinvolgere giovani e donne e questo è un suo merito dopodiché si trova di fronte un partito con diverse fratture, una territoriale dove abbiamo visto ci sono state molte differenze tra nord e sud, generazionali anche, e di culture politiche che sarà importante riuscire a tenere insieme. La Schlein deve avere capacità di ricucire ed valorizzare le diverse energie che si ritrova dentro il partito. Dipenderà da lei, da come affronterà diversi nodi fondamentali, se terrà o non terrà il Pd nella sfera Atlantica, se terrà o non terrà la posizione che Enrico Letta con grande determinazione ha tenuto sul tema della guerra e degli aiuti all’Ucraina, se affronterà con pragmatismo il tema del lavoro, non soltanto dei salari che sono in qualche modo una risultante, ma anche della creazione del lavoro e della produttività del sistema economico. Se sarà cosi - conclude Gori - quello sarà certamente il mio partito come lo è stato in questi anni a prescindere da chi sia stato il Segretario. È una grande responsabilità che lei ha, e io le faccio molti auguri e un grande e sincero in bocca al lupo. Vedo anche tutti gli aspetti di potenzialità ma certamente ci sono anche dei rischi».

Il segretario provinciale dem Davide Casati commenta innanzitutto il dato della partecipazione: «Siamo l’unico partito in Italia in grado di mobilitare migliaia e migliaia di elettori, nonostante la crisi della partecipazione in atto. Dobbiamo essere orgogliosi che, in questo clima di disaffezione, siamo riusciti a far uscire di casa le persone per andare a votare. In Bergamasca siamo abbondantemente sopra l’asticella dei 10mila». Casati fa notare come «per la prima volta, dal 2007 a oggi, il voto delle Primarie abbia ribaltato il voto degli iscritti». Il motivo? «Probabilmente Schlein ha saputo intercettare meglio di Bonaccini il voto d’opinione del popolo delle Primarie». Da sostenitore del governatore dell’Emilia Romagna si dice dispiaciuto per Bonaccini, ma assicura: «Il voto democratico va rispettato, da oggi si riparte tutti insieme». Almeno a livello provinciale (non si sbilancia su previsioni nazionali), «dove il gruppo dirigente in carica andrà avanti fino al prossimo congresso, che toccherà al nuovo segretario convocare». Con Bonaccini si erano schierati quasi tutti gli «istituzionali» del partito (dal sindaco Giorgio Gori, che ieri sera ha preferito non rilasciare nessuna dichiarazione, rinviando i commenti, al consigliere regionale Jacopo Scandella), mentre Schlein ha attratto la parte più movimentista.

Di «risultato clamoroso», parla l’ex presidente della Provincia Matteo Rossi, coordinatore della mozione regionale Schlein: «Abbiamo fatto una vera rivoluzione, in Lombardia così come in tutta la Bergamasca e in città, dove il messaggio del nostro popolo è forte e chiaro». Ora si volta pagina, assicura Rossi: «Da oggi cambia tutto. Si apre una fase nuova, è il momento dell’unità, e di costruire con umiltà e determinazione, a tutti i livelli, il cambiamento che iscritti ed elettori ci hanno chiesto. Un grazie a tutti i nostri volontari che hanno ancora una volta reso possibile un grandissimo momento di democrazia». Con Schlein si erano schierati, tra gli altri, il senatore Antonio Misiani, l’assessore di Palafrizzoni Marzia Marchesi e l’ex sindaco di Solza Carla Rocca.

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