Rodgers: «Dovremo reggere la pressione dell’Atalanta»

CALCIO. L’allenatore del Celtic in conferenza stampa, alla vigilia della sfida contro l’Atalanta.

Il Celtic è atterrato a Bergamo nel pomeriggio di martedì 22 ottobre, alla vigilia della sfida di Champions League contro l’Atalanta. E in conferenza stampa, dal Gewiss Stadium, ha parlato Brendan Rodgers, allenatore degli scozzesi: «Non vediamo l’ora di giocare questa partita, di fare questa esperienza. Eravamo esaltati dopo l’esordio (vittoria 5-1 con lo Slovan Bratislava, ndr), demoralizzati dopo la seconda (sconfitta 7-1 con il Borussia Dortmund, ndr). Fa parte del gioco, questa è la Champions League».

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«Attenzione all’Atalanta»

Sull’Atalanta: «Affrontiamo un’ottima squadra, aggressiva, offensiva. Dovremo essere organizzati e compatti, al contrario di quanto fatto contro il Dortmund, facendo attenzione alla loro qualità. Meritiamo di essere in Champions, è necessario difendere bene e vincere i duelli, che lavora molto bene da questo punto di vista. Dovremo reggere la loro pressione».

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«Lookman segnava già gol bellissimi, è un professionista esemplare e un bravissimo ragazzo che a fine allenamento si fermava a tirare con entrambe i piedi. La tripletta in finale di Europa League non è venuta per caso»

«Lavoriamo di squadra»

Sul cambiare atteggiamento dopo il 7-1 subito contro il Dortmund, invece: «Io ho sempre voluto giocare un calcio aggressivo, sarà sempre così finché alleno. Sono anche molto rispettoso degli avversari, lavorando sui loro punti di forza e di debolezza. Servirà anche il giusto equilibrio e una buona solidità difensiva. Dobbiamo imparare che nei momenti difficili, sotto pressione, dobbiamo lavorare come squadra».

«Lookman? L’avrei voluto sempre con me»

«Lookman lo conosco da quando era giovanissimo, l’avevo cercato anche alla mia prima esperienza al Celtic ma poi il Charlton lo vendette all’Everton per 11 milioni di sterline. L’ avrei sempre voluto con me in carriera» commenta Rodgers parlando del suo ex giocatore dei tempi del Leicester: «Segnava già gol bellissimi, è un professionista esemplare e un bravissimo ragazzo che a fine allenamento si fermava a tirare con entrambe i piedi. La tripletta in finale di Europa League non è venuta per caso», rimarca l’allenatore.

Circa il piano partita, il nordirlandese aggiunge: «Vogliamo dimostrare di meritare di stare in questa competizione: lo dico ai miei giocatori, stiamo competendo ad altissimo livello - prosegue l’allenatore del Celtic - . Dopo Dortmund dobbiamo riprenderci. Sono partite di testa in cui devi credere di poter fare il risultato. Mancano Taylor e Carter Vickers». Infine, sull’amichevole del 3 agosto 2019 a Leicester, suo unico precedente coi nerazzurri: «Già allora avevano un calcio aggressivo, all’epoca non si vedevano molto alzarsi sia gli esterni che i centrali. Li battemmo 2-1, ma se è per questo ho battuto 4-0 il Borussia Dortmund: non significa nulla»

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