Riscaldamento, Palafrizzoni «taglia» le bollette: risparmio di oltre un milione l’anno

LA NOVITÀ. Ad aggiudicarsi il bando A2A e la «Pavoni»: nel nuovo contratto oltre 10 milioni di investimenti per rendere efficienti scuole ed edifici pubblici.

Il Comune di Bergamo sigla il suo primo contratto Epc e consegue un importante risparmio annuo in tema di riscaldamento degli edifici pubblici: l’Amministrazione ha scelto questo genere di strumento per rinnovare per i prossimi 10 anni il fornitore del riscaldamento degli edifici comunali. Ad aggiudicarsi il bando lanciato dal Comune sono le azienda A2A e Pavoni, insieme perché il contratto stipulato da Palazzo Frizzoni prevede non solo l’acquisto di fonte di calore, ma anche la sistemazione e l’efficientamento di diversi edifici di proprietà pubblica.

Che cos’è un Epc

I contratti Epc (Energy performance contract), anche detti contratti di rendimento energetico o di prestazione energetica, costituiscono una specifica tipologia contrattuale, applicabile sia nel settore pubblico che in quello privato, nell’ambito degli interventi di risparmio energetico.

La scelta del Comune di stipulare per la prima volta un Epc deriva dalla scadenza del contratto di fornitura dopo quasi 30 dalla sua stipula. Il nuovo modello contrattuale determina diversi vantaggi. Il primo è ovviamente rappresentato dagli investimenti che il nuovo gestore sarà chiamato ad eseguire lungo tutti i 10 anni di fornitura di servizio a favore di Palazzo Frizzoni.

Gli investimenti

Nel bando pubblico il Comune ha previsto circa 10 milioni di investimenti (come la realizzazione di cappotti, serramenti e centrali termiche in molte scuole di proprietà comunale, dalla primaria Milani alla secondaria Camozzi) tra interventi obbligatori e interventi migliorativi previsti. L’offerta di A2A e Pavoni, quella, cioè, che si è aggiudicata il servizio, ha previsto tutti i lavori inclusi nell’Epc, migliorando anche nettamente l’offerta economica. Non solo: il nuovo gestore si impegna anche alla manutenzione e alla gestione di tutte quelle piccole e grandi incombenze legate a una fornitura di questo genere.

A conti fatti, il Comune centra così l’obiettivo di risparmiare oltre 1 milione di euro l’anno (il costo annuo per il riscaldamento scenderebbe così a 3,5 milioni all’anno) rispetto alla spesa storica del riscaldamento nei luoghi di sua proprietà, oltre 2,5 milioni al di sotto del picco verificatosi nel 2022, quando il prezzo di energia e gas schizzò alle stelle per effetto delle conseguenze della guerra in Ucraina.

Con il nuovo modello di servizio, si centrano anche diversi obiettivi: diminuzione di emissione di anidride carbonica di 2.180 tonnellate/anno; in linea con gli obiettivi del Paesc, la diminuzione degli sprechi attraverso il telecontrollo di tutte le centrali e zone termiche; l’ottimizzazione e l’ammodernamento del servizio anche mediante call center e control room specifica; la formazione all’utenza per il contenimento dei consumi.

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