Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 09 Novembre 2020
Riparte il bonus mobilità
Ma le bici non si trovano più
Da oggi chi ha già acquistato i mezzi può di nuovo chiedere l’incentivo online. Molti fornitori hanno però esaurito l’assortimento.
ll bonus mobilità c’è, le biciclette no. O quasi. È il paradosso che in questi giorni si stanno trovando di fronte tanti bergamaschi, sospesi tra la volontà di usufruire dello sconto messo a disposizione dal Governo per l’acquisto di veicoli a due ruote e lo scarso assortimento tra i rivenditori locali. Con il rischio di rimanere con il cerino in mano, visto che una volta emesso lo sconto ha una validità di soli 30 giorni. È iniziata martedì scorso la seconda fase del bonus mobilità, che permette di accaparrarsi un incentivo all’acquisto di biciclette e monopattini, anche elettrici, che copre il 60% della spesa e fino a un massimo di 500 euro. I grattacapo durante le procedure online per cercare di intascare il tanto agognato bonus non sono mancati, ma alla fine sono stati ben 600 mila i cittadini che hanno raggiunto l’obiettivo prima dell’esaurimento dei 215 milioni messi a disposizione dal ministero dell’Ambiente.
Per chi aveva già acquistato una bicicletta ma non è ancora riuscito a ottenere il bonus, niente paura: con la fattura o lo scontrino parlante che dimostra l’acquisto dal 4 maggio al 2 novembre ci si potrà ancora iscrivere al medesimo sito del bonus (www.bonusmobilita.it) da oggi al 9 dicembre. Rispetto a settimana scorsa però il voucher non potrà essere richiesto da quanti non hanno ancora acquistato il nuovo mezzo.
«Scorte esaurite»
Dopo che sul territorio sono stati emessi centinaia di buoni, in questi giorni i rivenditori bergamaschi sono alle prese con un boom di richieste, che però in molti casi non sono in grado di soddisfare. Colpa, da una parte, dell’aumento esponenziale di richieste dopo il lockdown di marzo e aprile, con un aumento delle vendite di circa il 60%, e dall’altra delle difficoltà da parte dei produttori nel trovare componenti e materiali di consumo. Una situazione che si traduce in esposizioni ridotte all’osso, con i possibili acquirenti che molto spesso non riescono a trovare l’oggetto del loro desiderio, con le biciclette elettriche che restano il prodotto più ambito. «Qualcosa abbiamo ancora, ma se ad esempio si vuole scegliere il modello o il colore, le cose si complicano – spiega Luca Pesenti della Cicli Pesenti di via Fantoni, in città –. La produzione è bloccata a livello mondiale, con il risultato che non abbiamo bici a sufficienza per soddisfare le richieste: per questo abbiamo deciso di non aderire alla seconda fase del bonus». «Quest’anno molte due ruote di fabbricazione italiana sono state vendute all’estero, riducendo all’osso le bici a nostra disposizione – aggiunge Roberto Bresciani della Cicli Bonfanti di via Moroni –. I ritardi accumulati sono importanti, basti pensare che soddisfare le richieste di maggio bisognerà attendere almeno fino a dicembre. Se tutto andrà bene, si potrà tornare alla normalità durante la prossima primavera». Per ovviare al problema della scadenza del bonus, molti rivenditori stanno comunque accettando il buono come se fosse un acconto sulla vendita, da finalizzare non appena il prodotto desiderato tornerà disponibile. Gli affari su due ruote, quindi, comunque girano, come confermano dalla Huno di via Pradello, specializzata in biciclette elettriche. «Abbiamo potuto usufruire di una finestra di fornitura ampia, e quindi abbiamo ancora diversi prodotti in assortimento. Siamo soddisfatti del trend di vendite: lo sconto diretto, che considerando un costo medio di 2 mila euro a ebike si concretizza in un -25% circa in fattura, ha spinto tanti bergamaschi all’acquisto». Anche alla Takari Cicli di Ranica sono ancora presenti molti modelli: «Abbiamo aderito alla seconda fase del bonus, ma in molti faticano a raggiungerci per via delle restrizioni del nuovo Dpcm».
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