Ringhiera di Porta San Giacomo. Sgarbi: «Da smontare» e arriva il Soprintendente

Interviene anche Vittorio Sgarbi sulla questione della ringhiera installata a Porta San Giacomo. Lo storico dell’arte e parlamentare, interpellato dal deputato bergamasco Daniele Belotti, in un video postato sui social non risparmia critiche all’amministrazione comunale e alla Soprintendenza. Sgarbi mostra immagini della Porta prima e dopo l’intervento, esprimendo tutta la sua contrarietà e invitando il Soprintendente a «smontare questo orrore».

Continua a far discutere l’intervento voluto dal Comune per rendere accessibile Porta San Giacomo anche ai disabili e ai passeggini e per mettere in sicurezza il tratto pedonale. Spariti i gradini in pietra, realizzato uno scivolo, la ringhiera è stata posta a protezione del camminamento. Un progetto validato dalla Commissione paesaggio del Comune – fanno sapere da Palazzo Frizzoni – e dalla Soprintendenza , i cui uffici hanno dato il via libera finale all’opera.

E le proteste non sono mancate, lo stesso Sgarbi ha accusato gli autori dell’intervento di aver rovinato «la magia e la meraviglia di un luogo tutelato dall’Unesco» . Anche il pittore Mario Donizetti, che da sempre vive e lavora in Città Alta, si è detto contrario all’installazione della ringhiera. In una lettera inviata al nostro giornale ha sottolineato il fatto che «le barriere architettoniche della Città di Bergamo Alta siano la necessaria conseguenza della sua struttura collinare e quindi questa per natura non è modificabile». Secondo la filosofia «che sta all’origine dell’assurda modifica della Porta San Giacomo – scrive il Maestro Donizetti – bisognerebbe abbattere tutta la città e farne un comodissimo passeggio a mare».

Da noi interpellato il Soprintendente all’archeologia, belle arti e paesaggio delle province di Bergamo e Brescia, Luca Rinaldi, fa sapere che mercoledì sarà a Bergamo per un sopralluogo a Porta San Giacomo, al termine del quale rilascerà una dichiarazione .