«Rimborsi per le ambulanze: la Regione sia più celere»

EMERGENZA-URGENZA. Le associazioni attendono ancora il 10% delle spese sostenute nel 2021 e del 2022. «Per le realtà più piccole è un problema».

A «ballare» è un 10%, dunque solo una fetta della torta, ma a pesare è soprattutto la lungaggine. Le organizzazioni di volontariato bergamasche che svolgono il servizio di emergenza-urgenza sanitaria per conto di Areu (l’Agenzia regionale dell’emergenza-urgenza) attendono ancora una parte dei rimborsi del 2021 e del 2022, e in alcuni casi anche del 2020. Quella parte è appunto pari al 10% per ciascun anno, e vale complessivamente – sommando le diverse «croci» del 118 che operano in Bergamasca – 3,5 milioni di euro. Alla base del ritardo c’è una burocrazia parecchio macchinosa.

Attesa lunga per il 10%

Ma come funziona il meccanismo? «Le organizzazioni di volontariato che stipulano con Areu una convenzione per i soccorsi – spiega Maurizio Bonomi, presidente del Comitato Bergamo della Croce rossa italiana – ricevono il 45% dei rimborsi solitamente entro febbraio e un altro 45% intorno a fine luglio-inizio agosto. Dopodiché, in chiusura d’anno si presenta ad Areu la documentazione delle spese e si attende l’ultimo 10%. Purtroppo per quel 10% l’attesa è molto lunga: a oggi noi dobbiamo ancora ricevere la quota relativa al 2021 e al 2022. C’è una certa cronicità delle tempistiche, dovuta a meccanismi poco dinamici e funzionali nella rendicontazione e nella validazione della documentazione. Noi siamo tra i “fortunati” ad aver già chiuso almeno il 2020, qualche associazione attende anche quell’annualità».

«Problemi di rendicontazione»

La questione era stata portata in Consiglio regionale da un’interrogazione del Partito democratico. Areu, tramite una nota, aveva espresso la propria posizione: «L’Agenzia ha avviato l’implementazione di un nuovo e specifico sistema documentale informatizzato che permetterà di supportare ulteriormente e facilitare le organizzazioni nel processo di rendicontazione delle spese effettivamente sostenute. Areu si trova spesso a dover sollecitare alle organizzazioni di volontariato la presentazione di rendicontazioni di anni passati, pur avendo concluso da tempo la rendicontazione e il relativo rimborso di annualità più recenti. I ritardi riscontrati nella presentazione delle rendicontazioni rallentano in modo importante, a volte cronico, il processo di verifica previsto dalla normativa vigente. Nonostante il quotidiano supporto da parte degli uffici competenti di Areu alle organizzazioni convenzionate, si deve rilevare che il cronico ritardo nell’emissione dei saldi è dovuto alle difficoltà di molte associazioni nel predisporre ed integrare la documentazione richiesta in tempi utili».

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