Riecco l’aurora boreale, avvistata dalle webcam del Pora e del Canto Alto - Foto e video

LA CURIOSITÀ. Dopo lo spettacolo del 25 settembre, l’evento di nuovo visibile dalle 18 di domenica 5 novembre in diverse zone del Centro Nord Italia. Ripreso anche dalle webcam del Monte Pora e del Canto Alto. Il Circolo Astrofili bergamaschi: una rarità, ma l’attività solare è alta e potrebbe ripresentarsi.

Riecco l’aurora boreale. Dopo lo spettacolo del 25 settembre scorso, il fenomeno è stato di nuovo visibile domenica 5 novembre dalle 18 circa in poi nei cieli di diverse zone del Centro Nord Italia, provincia di Bergamo compresa. Le immagini sono spuntate sui social e sui siti specializzati in meteorologia e astronomia, in cui si vede il cielo di colore rosso/viola in diversi luoghi d’Italia.

«Questo vedeva la telecamera sul monte Pora alle 18,20, in direzione Nord. Un’aurora boreale alle nostre latitudini è una rarità – scrive su Facebook il Circolo Astrofili Bergamaschi Osservatorio Astronomico Prealpi Orobiche, che in serata ha condiviso un’immagine ripresa dalla webcam del Monte Pora e poi anche da quella del Canto Alto – ma l’attività solare è alta (il suo massimo sarà nel 2024) e potrebbe ripresentarsi».

Ecco i link alla webcam della cima del Monte Pora (1.880 mt) e a quella del Canto Alto (1.146mt), per vedere le immagini bisogna impostare la data del 5 novembre e l’orario 18,20. Da Cima Pora il cielo di colore rosso è visibile anche impostando l’orario alle 20,30.

Le cause del fenomeno

«Si tratta di un evento rarissimo a queste latitudini, davvero eccezionale – spiega 3bmeteo, che ha pubblicato un articolo firmato da Edoardo Ferrara –. Numerose webcam e foto immortalano questo straordinario evento, che ha assunto colorazione tendente al rosso/violetto. L’aurora boreale si forma grazie all’interazione tra il campo magnetico terrestre e il vento solare. Quando quest’ultimo è intenso, ossia in fase di forte attività solare, possiede un’elevata densità di particelle cariche che vengono veicolate all’interno del campo magnetico terrestre, emettendo onde elettromagnetiche anche nel campo del visibile da cui le aurore. Solitamente, a causa della geometria del campo magnetico terrestre, si ha maggiore concentrazione di queste particelle nelle cosiddette fasce di Van Allen, a latitudini settentrionali. È dunque raro osservare le aurore al di sotto del 50-simo parallelo, ancor di più del 45esimo come è accaduto oggi».

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