Restyling di piazzale Alpini
3.000 piantine anti «spianata»

Nei prossimi giorni l’ultimo tassello verde del progetto di restyling concluso lo scorso autunno. È uno dei pochi grandi spazi che potrà ospitare eventi.

La città l’aveva lasciato nel grigio di febbraio, aperto giusto in tempo per ospitare le bancarelle del mercato del lunedì e poi richiudere subito a causa dell’epidemia di coronavirus. Ora piazzale Alpini, completamente ridisegnato dopo il cantiere da 2 milioni di euro durato quasi un anno, attende l’ultimo dettaglio decisivo per arrivare alla sua forma finale, così come era stato «immaginato» nei rendering presentati dai progettisti dello studio Capitanio: l’erba, i fiori, insomma, il verde. Quando erano state tolte le ultime barriere, lo scorso gennaio, molti cittadini avevano storto il naso di fronte all’effetto «spianata». Le lastre di calcestruzzo di 25 metri quadri che danno forma alla piazza più grande della città (13 mila metri quadri in totale) nelle prossime settimane saranno intervallate da erba e fiori che verranno piantate nelle grandi aiuole ricavate nella trama del disegno architettonico. Un accorgimento indispensabile per il risultato finale e finora rimandato a causa delle misure restrittive per il contenimento del contagio.

Palafrizzoni ha affidato l’incarico alla ditta Carminati di Osio Sotto che si occuperà di posare tremila piante di «Cotoneaster salicifolia», un arbusto sempreverde con bacche rosse, a coprire una superficie totale di 600 metri quadrati, comprese le aiuole circolari che circondano gli alberi all’interno del piazzale. Un investimento da 18 mila euro per dare un nuovo volto, verde, a un luogo da sempre al centro del dibattito soprattutto in tema di sicurezza. «Il progetto dello studio Capitanio prevede che le aree in corrispondenza delle piante ad alto fusto avessero una cornice di vegetazione più bassa e lo stesso è previsto anche nelle aiuole di fronte all’istituto Vittorio Emanuele - spiega l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini -. Sicuramente con questo intervento il piazzale assume una valenza diversa rispetto alla stagione autunnale, quando è stato completato il cantiere».

Conclusa la partita «architettonica», si apre quella funzionale. Entro la fine di luglio sarà concluso il cantiere del nuovo spazio Informagiovani all’interno dell’Urban center, a fianco del piazzale. Anche questo cantiere ha subìto un ritardo a causa del coronavirus. Ma se tutti gli altri spazi pubblici della città dovranno fare i conti con le nuove regole per tenere sotto controllo l’epidemia - il distanziamento fisico su tutte - il problema riguarda solo parzialmente piazzale Alpini. Per come è stato concepito può ospitare manifestazioni ed eventi con migliaia di persone, improbabili nella prossima estate, ma non impossibili in versione ridotta. Non a caso l’area è stata inserita tra i pochi luoghi in cui sarà possibile organizzare eventi. L’assessore Valesini conferma che «è uno degli spazi indicati per un possibile utilizzo in ottica di somministrazione. Con le nuove regole imposte dal contenimento dell’epidemia, le caratteristiche di piazzale Alpini possono essere molto utili».

E così come per l’inaugurazione (simbolica, almeno), servirà ancora qualche tempo per vedere zampillare la fontana di fronte al monumento all’alpino: 36 getti che si innalzano da terra illuminati nelle ore notturne per creare giochi di luce. Un accorgimento subentrato in corso d’opera per mantenere la funzione dell’acqua presente nelle vasche ora rimosse. Solo con l’accensione della fontana, prevista dopo il collaudo, anche l’ultima versione (di una lunga serie) del restyling di piazzale Alpini potrà dirsi davvero conclusa.

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