Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 13 Novembre 2024
Raid no-vax, in azione in sei: ripresi dalle telecamere. Avanti con la pulizia della facciata di Palazzo Uffici
IL BLITZ. Imbrattati di notte municipio e Palazzo Uffici: scritte contro i vaccini e cambiamento climatico. In azione in 6. Ripulito PalaFrizzoni, mercoledì avanti con la bonifica della facciata dell’edificio sede dell’Anagrafe.
Armati di lance spara vernice e compressori negli zaini, hanno agito in contemporanea: uno ha imbrattato la facciata di Palazzo Frizzoni, sede del municipio, mentre il complice faceva lo stesso sul prospiciente Palazzo Uffici. Il tutto mentre altre quattro persone facevano da palo agli ingressi di piazza Matteotti. Il raid no-vax è andato in scena poco dopo le 3,30 della notte tra lunedì e martedì 12 novembre, nel cuore della città.
Visti dalle telecamere della polizia locale
Le indagini sono concentrate sui gruppi no-vax non solo bergamaschi e in particolare sulle frange ritenute più estreme
È stata la polizia locale a segnalare alla questura del raid in corso: dalla centrale operativa di via Coghetti sono stati visti gli imbrattatori all’opera e ora le immagini sono al vaglio della Digos. Non solo i video delle telecamere della piazza che riprendono i cinque minuti del raid, ma anche quelli delle altre telecamere del centro, per capire come e da dove i no-vax del gruppo «ViVi» – come si sono firmati, già noti per analoghi raid – si sono dileguati. Le indagini sono concentrate sui gruppi no-vax non solo bergamaschi e in particolare sulle frange ritenute più estreme. Anche perché in questo caso il gruppo era ben organizzato: con le lance la vernice è stata sparata fino a dieci metri di altezza. «Co2 = frode» e «Vax = morte» le scritte su Palafrizzoni, dello stesso tenore quelle su Palazzo Uffici.
È stata la polizia locale a segnalare alla questura del raid in corso: dalla centrale operativa di via Coghetti sono stati visti gli imbrattatori all’opera
Dalla mattina al via la pulizia
All’alba i tecnici del Comune di Bergamo sono entrati in azione per pulire il tutto: in serata era stata bonificata la facciata di Palazzo Frizzoni, nella giornata di mercoledì si interverrà su quella di Palazzo Uffici. Un episodio – l’ennesimo nella nostra provincia che quattro anni e mezzo fa fu epicentro della prima e drammatica ondata del Covid-19 – che ha fatto registrare una condanna unanime e netta in città. A partire dalle istituzioni: «È un atto grave e inaccettabile – evidenzia il prefetto Luca Rotondi –: ci vogliono pochi minuti per imbrattare e tanti per cancellare e, oltre al danno d’immagine, c’è anche quello economico. Atti di questo genere non possono essere mai giustificati: la questura è al lavoro per assicurare alla giustizia questi incivili e auspichiamo ciò possa accadere presto».
«Ce la stiamo mettendo tutta per trovare gli autori del raid – fa eco il questore Andrea Valentino –: si tratta di un fatto molto grave, che ha interessato due edifici del centro della città. Non appena siamo stati avvisati di quello che stava accadendo, abbiamo mandato le nostre volanti sul posto e ora la Digos sta lavorando intensamente per risalire ai responsabili: sono ottimista».
Il Comune ha subito sporto denuncia – mentre la sindaca Elena Carnevali, apostrofata come nazista, «si riserva di farlo nei confronti delle ingiurie a lei rivolte» – e in una nota parla di «ignobile gesto», ribadendo la «ferma e assoluta condanna dell’amministrazione comunale nei confronti del gesto vandalico», ritenuto un «atto di violenza simbolica contro le istituzioni, di una gravità inaccettabile».
Mercoledì mattina la pulizia anche di Palazzo Uffici
Mercoledì 13 novembre è iniziata anche la pulizia delle scritte che hanno imbrattato anche la sede di Palazzo Uffici, l’edificio di fronte a PalaFrizzoni.
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