Raid con l’auto ariete nel negozio di Tiziana Fausti: «Danni per 100mila euro»

IL FURTO. La scorsa settimana la spaccata alla boutique. Sul caso indagala Squadra mobile.

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«Stimiamo un danno per circa 100mila euro, tra la merce sottratta e le varie strutture danneggiate, tra serrature, banchi, manichini e arredamenti». In attesa di completare l’inventario, l’imprenditrice Tiziana Fausti traccia una prima stima del raid dei ladri alla sua boutique in centro città.

Che cosa era successo

La scorsa settimana, nel cuore della notte tra giovedì 23 e venerdì 24 gennaio, una Toyota lanciata in retromarcia contro il negozio ha distrutto la vetrata su Piazza Dante e nel giro di pochi minuti la banda ha sottratto diversi capi d’abbigliamento e borse di marca Dior. In azione, stando alle immagini delle telecamere, tre malviventi.

Il sistema di allarme con i fumogeni

«Non abbiamo ancora completato l’inventario e quindi non sappiamo l’esatto ammontare del bottino – fa sapere la titolare dell’omonima boutique –. In seguito ad alcuni colpi che avevamo subito in passato, quando ci erano stati sottratti capi firmati, il sistema d’allarme è dotato di un impianto con fumogeni, che funziona come deterrente. Pertanto, non appena l’auto ha distrutto la vetrina, i locali si sono riempiti di fumo, facendo scendere quasi a zero la visibilità. E in questo modo, fortunatamente, il bottino è stato ridotto».

Si indaga su furti simili a Brescia e Verona

Sul caso indaga la squadra mobile della Questura di Bergamo. Al vaglio anche i sistemi di video-sorveglianza. Nel frattempo, l’auto usata come «ariete» per sfondare la vetrina è stata ritrovata in via del Cornasello, in una zona isolata e non coperta dalle telecamere. La vettura, rubata la notte precedente al colpo nel Milanese, è stata posta sotto sequestro dalla Squadra mobile, per ulteriori accertamenti di concerto con la polizia scientifica. Si indaga anche per capire se la banda entrata in azione a Bergamo sia la stessa che a dicembre ha messo a segno due colpi pressoché analoghi, uno a Brescia e l’altro a Verona.

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