Ragazzo ferito con un machete, la Cgil: «Stazione Fs terra di nessuno»

La denuncia. Le paure e le testimonianze dei lavoratori raccolte dal sindacato. Il segretario della Filt Marco Sala: «Nei weekend manca presidio adeguato lungo banchine e sottopasso».

Un ragazzo preso di mira da una gang, raggiunto sulla vettura del treno e, infine, aggredito con un machete, un grosso coltello, che gli ha procurato ferite a una mano, a una gamba e al capo. Portato in ospedale per le suture del caso ne avrà per 30 giorni. È successo sabato scorso, alla stazione ferroviaria di Bergamo. La denuncia di una situazione allarmante arriva dalla Filt-Cgil provinciale, che ha raccolto le paure e le testimonianze dei lavoratori. Il sindacato parla di stazione «insicura, abbandonata a se stessa, ormai diventata terra di nessuno, tra regolamenti di conti, risse, scippi e molestie, soprattutto nel fine settimana: i lavoratori hanno segnalato l’ultimo di una serie di gravi episodi di violenza provocati da gang di ragazzi, alcuni minorenni, che vanno ad aggiungersi ad altri casi di delinquenza comune».

«I nostri iscritti ci hanno riferito di una vera e propria spedizione punitiva sabato scorso, con un ragazzo preso di mira da una gang che lo ha raggiunto sulla prima vettura del treno delle 17.50 in partenza per Treviglio», spiega Marco Sala, segretario generale della Filt-Cgil provinciale. «La vittima è stata picchiata di fronte agli altri passeggeri, tra cui numerose famiglie con bambini. Poi gli aggressori hanno colpito il ragazzo con un machete. La polizia ci ha messo 15 minuti per arrivare. Nei giorni di sabato e domenica, infatti, la Polfer (la Polizia Ferroviaria) ha una presenza carente all’interno della stazione e l’unico presidio costante delle forze dell’ordine, quello dei carabinieri, si trova nel piazzale esterno, lasciando dunque banchine e sottopasso spesso senza controlli».

«I lavoratori non ce la fanno più, ci riferiscono di una zona franca che viene lasciata pressoché abbandonata ogni sabato e ogni domenica, con la sola eccezione dei giorni in cui in città si svolgono le partite di calcio», prosegue il sindacalista. In un altro episodio avvenuto la settimana precedente, sabato 12 novembre, un ragazzo è stato accerchiato, minacciato con un coltello e derubato del cellulare nel sottopasso verso via Gavazzeni. «Continue sono poi le ingiurie e le molestie, a volte fisiche, ricevute dai lavoratori, oltre a diversi scippi ai danni dei passeggeri, eventi che avvengono soprattutto nelle ore pomeridiane, non a tarda sera», aggiunge Sala. La Filt-Cgil considera dunque urgente un incontro con il prefetto per capire come trovare una soluzione condivisa ed efficace. «Abbiamo bisogno di confrontarci con la Prefettura, anche in vista dell’aumento dei passeggeri per le feste natalizie e per il 2023, anno in cui Bergamo sarà Capitale della cultura, con frotte di turisti in arrivo anche in treno».

Il sindacato, inoltre, chiederà a Trenord di dispiegare sulle banchine le proprie squadre di controllo, che già esistono in molte stazioni del Paese ma che mancano a Bergamo. «Sia garantita una volta per tutte la sicurezza dei passeggeri e di chi ogni giorno lavora dentro la stazione e a bordo dei treni, e cioè ai circa 150 addetti direttamente coinvolti nel traffico ferroviario a Bergamo e a tutti coloro che operano nell’edicola e nei bar».

«Il controllo del sedime ferroviario - commenta l’assessore alla Sicurezza e vice sindaco Sergio Gandi - non rientra nelle nostre competenze, ma in quelle di altre autorità. Ciononostante l’impegno dell’amministrazione sull’area della stazione resta alto, come dimostrato dai recenti interventi e dai lavori avviati tra l’Infopoint e via Bonomelli, così come non manca uno stretto coordinamento con prefetto e questore grazie al Comitato per la sicurezza».

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