Raccolti 300 chili di immondizia sotto le Mura: «Troppi, serve più attenzione»

I VOLONTARI. L’impegno dell’associazione «Orobicambiente» con il Comune. Ma i volontari lanciano l’allarme: di questo passo la cinta muraria diventa una discarica a cielo aperto.

Continuerà a fare quanto previsto dal patto di collaborazione stretto con il Comune di Bergamo, con la pulizia puntuale delle Mura veneziane ma - avverte Giacomo Nicolini, presidente dell’associazione Orobicambiente - il rischio è che la base della cinta muraria diventi una discarica a cielo aperto se non si fa qualche cosa. «Con il Comune c’è un ottimo rapporto di collaborazione – ci tiene a dire Nicolini -, ma è necessario fare sensibilizzazione tra i cittadini, è anche una forma di rispetto verso il nostro lavoro».

Lungo 250 metri lungo le riparie di San Lorenzo e Fara sono stati raccolti oltre 300 chili di rifiuti, anche inquinanti. Trovati anche un televisore e la batteria di un’automobile abbandonati

L’appello viene lanciato all’amministrazione comunale che ora annuncia controlli mirati della polizia locale di Bergamo Alta, anche in collaborazione con i Carabinieri che hanno sede in piazza Cittadella. I volontari di Orobicambiente sono impegnati nella rimozione delle erbe infestanti sulle pareti lapidee, ma fanno anche una grande opera di rimozione dei rifiuti. Che negli anni, si sono fatti più ingombranti. Insieme a mozziconi e bicchieri, si trovano monopattini e televisori. «Ecco il risultato dei recenti recuperi di gennaio: lungo 250 metri lungo le riparie di San Lorenzo e Fara sono stati raccolti oltre 300 chili di rifiuti, anche inquinanti - fa il punto Nicolini -. Abbiamo trovato persino la batteria di una macchina che non credo sia stata buttata dall’alto, perché altrimenti si sarebbe distrutta, lo stesso vale per un televisore. Ormai i cittadini utilizzino i prati sotto le Mura per buttarci di tutto. È una questione diversa dalle bottiglie o dai bicchieri lanciati dai ragazzi o dai turisti dalle Mura. Tutto ciò non solo offende la nostra fatica, ma certo non contribuisce alla tutela e bellezza del paesaggio».

Nicolini si sofferma sul tema della sicurezza: «Le batterie delle auto contengono liquidi pericolosi. Serve attenzione, con dei monitoraggi anche da parte delle forze dell’ordine. Serve un servizio di vigilanza e monitoraggio, che ad oggi non esiste». Poi l’invito ai cittadini a cui l’associazione chiede «una maggiore attenzione e sensibilità, elementi che non rappresentano la Bergamo virtuosa e rispettosa risultata prima per la qualità della vita (il riferimento è alla classifica del Sole 24 Ore, ndr)».

L’assessore Giacomo Angeloni: «Ci attiveremo per fare controlli specifici con il nucleo della Polizia locale di Città Alta e con i Carabinieri, con i quali collaboriamo e che ringrazio».

Il problema dell’abbandono dei rifiuti è noto a Palafrizzoni. Ed è nell’agenda della Giunta: «Gli agenti della polizia locale possono sanzionare chi getta rifiuti nell’ambiente – afferma l’assessore all’Ambiente Oriana Ruzzini -. A breve incontreremo sul tema l’assessore Angeloni (alla Polizia locale, ndr) e la comandante Monica Porta perché siano più stringenti sulle questioni ambientali». «Pur trattandosi, nella maggior parte dei casi, di terreni privati – afferma l’assessore Giacomo Angeloni -, ci attiveremo per fare controlli specifici con il nucleo della Polizia locale di Città Alta e con i Carabinieri, con i quali collaboriamo e che ringrazio». Palafrizzoni raccoglie lo sfogo del presidente Nicolini: «È un tema che ci sta molto a cuore e che stiamo cercando di arginare in ogni modo, non solo per aumentare la quota di differenziata, ma anche per contrastare l’inciviltà che esiste – continua Ruzzini -. Valuteremo la possibilità di posizionare cartelli contro l’abbandono dei rifiuti anche in Città Alta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA