Quotidiano giovane, puntuale, e ora anche ecologico. Il viaggio de L’Eco di Bergamo si rinnova

LA NOVITÀ. Il nostro gruppo editoriale ha completamente rinnovato uno dei suoi servizi esclusivi: la consegna del giornale a domicilio in molti comuni della provincia.

La lunga storia del nostro giornale non spegne mai l’entusiasmo di redattori e staffette. Dalla fine di marzo, il nostro gruppo editoriale ha completamente rinnovato uno dei suoi servizi esclusivi: la consegna del giornale a domicilio in molti comuni della provincia. A portare il quotidiano a casa degli abbonati sono oggi delle automobili ecologiche, elettriche al 100 % e griffate «L’Eco di Bergamo». Centoquarantaquattro anni sono un traguardo da festeggiare. Moltiplicateli per i 359 giorni (360 negli anni bisestili) in cui il giornale raggiunge le nostre case o le nostre edicole, e potrete immaginare per quanto tempo e con quanta attenzione «L’Eco di Bergamo» ha accompagnato i bergamaschi, raccontando piccoli grandi cambiamenti.

Dietro a ogni copia del quotidiano c’è un lavoro inarrestabile, che inizia tutte le mattine in redazione e si sviluppa per tutta la giornata, continua la sera in tipografia e prosegue fino alle prime luci dell’alba al Centro Stampa Quotidiani di Erbusco. Si chiude infine proprio davanti alla porta di casa nostra, con il giornale sull’uscio.

Quotidiano giovane, puntuale, e ora anche ecologico. Il viaggio de L’Eco di Bergamo si rinnova

Forte della sua lunga storia, ma allo stesso tempo consapevole della necessità di stare al passo con i tempi (anzi, di anticiparli, in momento storico in cui tutto corre sempre più veloce), «L’Eco di Bergamo» ha completamente rinnovato uno dei suoi servizi esclusivi: la consegna del giornale a domicilio in molti comuni della provincia.

Dalla fine di marzo 2024, a portare il quotidiano direttamente a casa degli abbonati che aderiscono al servizio di portatura, sono delle automobili ecologiche, elettriche al 100% e griffate «L’Eco di Bergamo». Le direzioni che guidano questo nuovo viaggio sono due: da un lato, l’attenzione crescente del gruppo Sesaab per i temi della sostenibilità e del “green”; dall’altro, la volontà di essere, oltre che puntuali nel riportare i fatti, sempre più puntuali anche nelle consegne. Per molti lettori, infatti, ricevere il giornale a casa è un piacere da gustare subito, la mattina presto, davanti a una tazza di caffelatte.

Alla guida delle nuove automobili elettriche, ci sono gli incaricati del servizio di consegna, gestito dall’azienda DIF di Azzano San Paolo. Vere e proprie «staffette» che si mettono in marcia da un punto all’altro della provincia orobica lungo cinque direttrici: da Almè a Bonate Sotto, da Ponteranica a Brembilla, da Azzano San Paolo a Zanica. E ancora, da Villa di Serio a Vertova, da Orio al Serio ad Albano Sant’Alessandro.

Jonathan Ascui, responsabile operativo del servizio di consegna dallo scorso novembre, svolge questo lavoro dal 2005. Ricorda ancora i suoi primi viaggi: «Negli anni ho conosciuto tante persone – racconta – i bambini che incontravo quando ho cominciato adesso sono diventati dei ragazzi, che mi salutano con la mano quando passo. Anche io sono cresciuto: all’epoca ero giovanissimo, alcuni adesso non mi riconoscono più».

Molti sono gli abbonati che aspettano Jonathan Ascui direttamente sull’uscio di casa, la mattina presto: a Stabello, frazione di Zogno, un’abbonata una volta l’ha accolto con una fetta di torta preparata appositamente. «Adesso – conclude Ascui – a bordo delle auto elettriche arrivo a destinazione più silenziosamente, ma con lo stesso entusiasmo dell’inizio».

Molti sono gli abbonati che aspettano Jonathan Ascui direttamente sull’uscio di casa, la mattina presto: a Stabello, frazione di Zogno, un’abbonata una volta l’ha accolto con una fetta di torta preparata appositamente. «Adesso – conclude Ascui – a bordo delle auto elettriche arrivo a destinazione più silenziosamente, ma con lo stesso entusiasmo dell’inizio».

Ogni notte non è magia, ma tecnologia e lavoro

Situato a Erbusco, a poche centinaia di metri dall’uscita di Rovato dell’autostrada, il Centro Stampa Quotidiani è oggi una delle più moderne e avanzate realtà per la stampa, il confezionamento e la spedizione di quotidiani e periodici presenti sul territorio nazionale. Società nata dalla collaborazione tra la Sesaab, editrice de L’Eco di Bergamo, e l’Editoriale Bresciana, che pubblica il Giornale di Brescia, ha iniziato la sua attività con due rotative. Oggi invece, di rotative ne ha cinque, e stampa al proprio interno, sette giorni su sette, dodici quotidiani di cui due nazionali. Qualche numero in più sulla produzione? Circa 100 milioni di copie distribuite annualmente in tutta l’Italia centrosettentrionale.

Fin dai primi anni Duemila, l’attenzione alla tecnologia del CSQ è stata massima: in un unico sito produttivo, lo stabilimento di Erbusco accoglie sia la tradizionale stampa «offset» che la tecnologia digitale, nel cui campo può dirsi pioniera. Alla fine del 2012, infatti, l’azienda è stata la prima in Italia a investire nella macchina stampante digitale Hp T230 dell’americana Hewlett Packard, oltre che la prima al mondo a utilizzare questo tipo di impianto per la stampa di quotidiani. Parliamo di un macchinario vantaggioso, perché di alta qualità e molto flessibile (consente la personalizzazione di inserti redazionali e pubblicitari tarati su zone locali di distribuzione).

Nel CSQ l’attenzione per la tecnologia va di pari passo con quella per l’ambiente. Le bobine di carta arrivano dalla Svizzera, dalla Francia, dalla Germania, dall’Austria, dal Belgio e dalla Svezia. Tutta la carta che entra nello stabilimento segue un percorso di tracciamento: la gran parte è ricavata dal riciclo di carta e cartone usati, mentre una quota ridotta è prodotta dalla fibra vergine proveniente dalle foreste, gestite in maniera responsabile e certificate.

«Abbiamo ottenuto, conserviamo e rinnoviamo tutti gli anni la certificazione Pefc (dove Pefc è l’acronimo inglese di Programma di valutazione degli schemi di certificazione forestale, ndr.), che ci dice che tutta la filiera di produzione della carta che utilizziamo è riciclata e controllata» spiega l’ingegnere Dario De Cian, direttore generale del CSQ.

«Abbiamo ottenuto, conserviamo e rinnoviamo tutti gli anni la certificazione Pefc (dove Pefc è l’acronimo inglese di Programma di valutazione degli schemi di certificazione forestale, ndr.), che ci dice che tutta la filiera di produzione della carta che utilizziamo è riciclata e controllata» spiega l’ingegnere Dario De Cian, direttore generale del CSQ. Il certificato Pefc, il cui logo trovate stampato anche nella gerenza de L’Eco di Bergamo, garantisce che il prodotto editoriale finale è a norma di «sostenibilità verde», ovvero tutela le foreste italiane e mondiali.

Costantemente alla ricerca di tutte le ottimizzazioni possibili per ridurre i consumi energetici, nel 2012 lo stabilimento di Erbusco ha installato un impianto fotovoltaico, che fino ad ora ha prodotto più di 2 milioni KWH. Tra i progetti su cui la società sta lavorando, c’è quello di ampliare ulteriormente il parco di produzione del fotovoltaico.

«Fare i quotidiani è un po’ come fare un gran premio di Formula Uno tutte le notti, perché sappiamo che i tempi sono sempre ridottissimi tra quando si ricevono le pagine e quando il prodotto viene consegnato – continua De Cian –. «Di magia ce n’è poca: ci sono molta professionalità, molta adrenalina, molti investimenti. Questa è un’azienda che tutti gli anni ha investito molto, con il supporto dei nostri soci, L’Eco di Bergamo e il Giornale di Brescia, nelle nuove tecnologie».

Il giornale a casa? Comodo e facile come una telefonata

C’è chi legge ogni giorno il quotidiano in versione digitale, chi invece non resiste al fascino intramontabile della carta. C’è chi si abbona fedelmente a L’Eco di Bergamo ogni anno, magari coltivando una tradizione avviata da un nonno; chi invece ha deciso da poco di non perdere nulla di quanto accade a Bergamo e in provincia. E ancora, c’è chi sta leggendo e sta immaginando proprio in questo momento di ricevere L’Eco a casa, alle prime ore del mattino.

Il servizio abbonati de l’Eco offre diverse possibilità ai lettori, sempre personalizzabili. Accanto alla consegna via posta e al ritiro in edicola, c’è il servizio di consegna a domicilio. Questo tipo di servizio, attivo dal lunedì al sabato in provincia, e da lunedì a domenica a Bergamo, Curno, Lallio, Mozzo, Gorle, Seriate e Torre Boldone, permette di ricevere il giornale nel giardino di casa o sull’uscio.

Per verificare se il servizio di portatura è attivo nel proprio comune, chiamare lo 035.358899, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18 e il sabato dalle 8.30 alle 12.

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