
Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 24 Aprile 2025
Quel pallone firmato da Papa Francesco, regalo per Bergamo e la «Passione di Yara»
L’UDIENZA . Nel giugno 2019 Papa Francesco ha incontrato a Roma i volontari della «Passione di Yara». Il presidente Mazzoleni: «Si fermò per qualche minuto, un ricordo indelebile». La palla è conservata in una teca.
Sfogliando l’album dei ricordi dell’associazione La Passione di Yara, c’è una data che tutti noi volontari ricordiamo con particolare affetto: mercoledì 12 giugno 2019. In quel giorno di sei anni fa, la nostra associazione, grazie a monsignor Giulio Dellavite, partecipò infatti all’udienza generale di Papa Francesco, in una Piazza San Pietro gremita di fedeli e di famiglie. Ricordiamo l’emozione di quella trasferta speciale come fosse ieri: la bellezza di quell’incontro sta cercando di illuminare questi giorni così tristi, in cui anche noi piangiamo la scomparsa del Santo Papa.
Il viaggio nella notte
Il viaggio verso Roma iniziò nel cuore della notte, in treno dalla stazione centrale di Milano. Arrivati nella capitale intorno alle 7,30, il nostro gruppo, formato da alcuni volontari del consiglio direttivo e da alcuni familiari, si trasferì subito in Vaticano, dove ad attenderci c’era monsignor Dellavite. Il delegato vescovile per le relazioni istituzionali della Curia di Bergamo ci portò in pochi minuti sul lato destro dell’altare e, sotto un sole estivo cocente, attendemmo l’inizio dell’udienza.
L’arrivo di Papa Francesco in Piazza San Pietro scatenò gli applausi della folla: molti si misero a piangere sentendo le parole di amore e speranza che il Santo Padre pronunciò quella mattina
L’arrivo di Papa Francesco in Piazza San Pietro scatenò gli applausi della folla: molti si misero a piangere sentendo le parole di amore e speranza che il Santo Padre pronunciò quella mattina. Il Papa rivolse un pensiero particolare ai giovani, agli anziani, agli ammalati e agli sposi novelli e ricordò la memoria liturgica di Sant’Antonio di Padova, festeggiato dalla Chiesa il 13 giugno.
Una grande emozione
Anche noi non rimanemmo indifferenti di fronte alla forza del suo messaggio, anche se per noi l’emozione più grande arrivò al termine dell’udienza, quando il nostro presidente Ivo Mazzoleni e un nostro consigliere, Graziano Pedrinelli, ebbero la fortuna di salutare e di scambiare qualche parola con Papa Francesco. «Il quel momento – ricorda Ivo Mazzoleni – il mondo per me si è bloccato. Ho provato un’emozione talmente grande che è difficile da raccontare. Ho stretto la mano a Papa Francesco e, insieme a Graziano, gli abbiamo donato una penna della nostra associazione. Avevamo con noi anche due palloni da calcio, quelli che utilizziamo ogni anno a settembre per il Torneo nazionale «La Passione di Yara» di Valbrembo. Il Papa si è fatto prestare un pennarello e ne ha firmato uno». «Quel pallone – prosegue Graziano – si trova nella nostra sede, protetto da una teca. È un ricordo bellissimo che ci riporta ogni volta a quel momento speciale. Papa Francesco mi ha trasmesso una grande forza, ma con l’umiltà e la semplicità che l’hanno sempre contraddistinto. Ci ha detto che conosceva dell’associazione e si è fermato a parlare qualche minuto. Sono passati sei anni, ma quegli attimi sono ancora impressi nel cuore di tutti noi».
«Quel pallone – prosegue Graziano Pedrinelli – si trova nella nostra sede, protetto da una teca. È un ricordo bellissimo che ci riporta ogni volta a quel momento speciale. Papa Francesco mi ha trasmesso una grande forza, ma con l’umiltà e la semplicità che l’hanno sempre contraddistinto»
L’incontro con i genitori di Yara
Nel gruppo dei volontari dell’associazione, nata nel 2015 con l’obiettivo di sostenere le passioni artistiche, culturali e sportive dei giovani in tutta Italia nel ricordo di Yara Gambirasio, ci fu anche Fulvio Gambirasio che due anni prima, nel 2017 insieme alla moglie Maura Panarese, incontrò Papa Francesco nell’appartamento a Casa Santa Marta. Visse l’udienza generale con noi anche il consigliere regionale Giovanni Malanchini, che immortalò con il suo cellulare il momento della firma del pallone. «È sicuramente un fantastico ricordo che conservo di Papa Francesco – sottolinea il consigliere regionale, che ha condiviso questo ricordo sui suoi social –. Da fotografo improvvisato, ho scattato una bellissima foto che è rimasta nel cuore di tanti amici. Mi ricordo la sua semplicità e la sua disponibilità: un sorriso che penetrò l’anima di chi era in Piazza San Pietro quella mattina». «La morte di Papa Francesco – conclude il presidente Ivo Mazzoleni – ha creato un grande vuoto in tutti noi. Appena saputa la notizia della sua morte abbiamo condiviso le fotografie di quel giorno e tutti abbiamo pensato a quell’udienza. Papa Francesco ci mancherà molto: è stato una guida per tutti noi».
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