Cronaca / Bergamo Città
Martedì 05 Novembre 2024
Quasi dimezzati gli ambulanti al mercato del lunedì in via Spino a Bergamo
COMMERCIO. Dei 200 banchi migrati dalla Malpensata nel 2020, rimasti circa 120. Gli operatori chiedono parcheggi: accessibilità e sosta i maggiori problemi.
«Neanche il tempo di traslocare ed è arrivato il Covid, questo mercato è partito male e sta andando sempre peggio». Allarga le braccia il titolare di uno dei banchi di via Spino. È uno dei tanti lunedì nel fu mercato della Malpensata, da gennaio 2020 portato al di là di via Autostrada, nel polo produttivo di via Spino. Tra le vie interne che dividono i capannoni spuntano le transenne, i paracarri posizionati per ragioni di sicurezza, i cartelli «mercato rionale» per indirizzare i fruitori. I posti auto sono risicati, quasi introvabili. Il problema della sosta pare uno tra i più sentiti, principale causa a cui gli operatori imputano le difficoltà in via Spino.
La precedente amministrazione aveva previsto un parcheggio multipiano sopra il mercato di via Spino (che diventerebbe quindi coperto), ma il progetto era in fase embroniale e gli ambulanti chiedono risposte immediate
L’«atmosfera» è certamente diversa da quella che il lunedì mattina anima il Sentierone, dove, tra le aiuole fiorite le signore del «centro» comprano maglioncini in cachemire in vista del freddo. Qui, i 30 ambulanti che all’epoca dello smembramento del mercato della Malpensata hanno accettato la sfida (spostandosi prima in piazzale Alpini e più tardi nel centro piacentiniano), agli occhi dei colleghi di via Spino «hanno vinto la lotteria». Perché anche l’habitat in cui si insedia un mercato può fare la differenza. Accessibilità compresa. Non a caso la precedente amministrazione aveva previsto un parcheggio multipiano sopra il mercato di via Spino (che diventerebbe quindi coperto). Ma il progetto era in fase embroniale e gli ambulanti chiedono risposte immediate: «Abbiamo chiesto un incontro con il Comune per cercare di rispondere alle sollecitazioni degli operatori – spiega Cesare Rossi, vicepresidente Confesercenti Bergamo –. Come associazione conosciamo molto bene la zona di via Spino, dato che i nostri uffici sono molto vicini (in via Galli, ndr). Le difficoltà ci sono, non esiste però la bacchetta magica. Con l’amministrazione comunale è stato avviato un dialogo costruttivo e credo che questo sia un piccolo passo nella giusta direzione».
Accessibilità e sosta
L’accessibilità e la sosta sono tra le criticità denunciate dagli ambulanti che vivono il mercato ogni lunedì, in un’area che già subisce lo stress dei tanti «abitanti» del polo produttivo: «Ci siamo noi con la nostra attività ma ci sono anche loro che giustamente devono lavorare – dice un operatore dell’abbigliamento, presente anche al mercato dello stadio -. Il Comune ci aveva promesso che avrebbe aperto il sottopasso ciclabile di via Autostrada, sembra che accadrà entro la fine del prossimo anno, ma noi stiamo aspettando da cinque anni. Nel frattempo le cose sono solo che peggiorate». Tra le proposte che saranno portate ai tavoli di Palafrizzoni, un parcheggio dentro il piazzale. A fronte dell’emorragia dei banchi, ci sono margini di manovra per ricavare nuovi stalli per la sosta, «compattando» gli spazi del mercato. Dei 200 banchi migrati dalla Malpensata nel 2020, a distanza di cinque anni (al netto del Covid), ne sono rimasti circa 120. Alcuni tra questi vendono merce usata, dalle scarpe ai giocattoli.
Tra le proposte degli ambulanti, creare un’area, sempre in via Spino, solo per il «vintage»
Tra le proposte degli ambulanti, creare un’area, sempre in via Spino, solo per il «vintage», merce di seconda mano venduta a pochi euro: «Non è giusto che le merceologie stiano insieme – denuncia un operatore -. Si crea confusione anche tra i clienti e si abbassa il livello del mercato». E poi c’è ancora chi spera che il Comune prenda in considerazione l’ipotesi di spostare (di nuovo) il mercato altrove. Ma in questi anni una piazza di tali dimensioni, pur con quasi la metà degli ambulanti rispetto al vecchio mercato della Malpensata, il Comune non l’ha mai trovata.
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