Quartieri verdi, si piantano nuovi alberi: la parola ai cittadini per decidere dove

IL PROGETTO. Fino al 30 settembre tramite le Reti si possono suggerire le aree che saranno al vaglio del Comune di Bergamo. Ruzzini e Lenzini: «Partecipazione e innovazione, anche per il clima».

Quando si dice guardare il proprio orticello. Da oggi farlo, con il progetto «BeTree - Quartieri Verdi», diventerà un contributo attivo nel contrasto al cambiamento climatico. Il nuovo progetto, approvato ieri in Giunta e dotato di un budget di circa 160mila euro, prevede proprio che i cittadini potranno segnalare le aree della città dove il verde scarseggia o è assente, e con buona probabilità ottenere che vi vengano piantati nuovi alberi. In occasione della Giornata dell’albero del prossimo 21 novembre, che coinciderà con l’ultimo giorno della Settimana delle Foreste 2024, la scelta dell’amministrazione comunale è di mettere in atto azioni concrete per tutelare l’ambiente, e di farlo secondo un meccanismo che coniughi partecipazione e innovazione.

Come funziona

«BeTree» mette infatti al centro i quartieri e il lavoro delle Reti. Nella prima fase, fino al 30 settembre, i cittadini potranno suggerire tramite le Reti di quartiere (e l’apposito sito) in quali luoghi vorrebbero più vegetazione. Dal 30 settembre al 21 novembre lo strumento per le segnalazioni diventerà invece la piattaforma «Segnala Bergamo»: grazie a un bottone con il nome del progetto sarà possibile lasciare il proprio consiglio. La fase operativa inizierà infine dal 21 novembre fino a metà marzo con la messa a dimora delle piante. Le indicazioni dei cittadini verranno man mano vagliate dai tecnici del Comune per arrivare a un piano di piantumazione.

Come capire se nel luogo suggerito spunterà il verde richiesto? In caso di consiglio accolto, apparirà un cartello con la scritta «Qui verrà piantato un nuovo albero». «Un’iniziativa semplice ma significativa – commenta l’assessore al Verde Oriana Ruzzini –. Rende partecipi nei quartieri le persone, che fanno sempre molta attenzione allo stato del verde, anche della piccola aiuola. Ed è un’iniziativa di valore nell’ottica di quello che la cronaca di questi giorni ci racconta di Bergamo, cioè una delle città che più si stanno tropicalizzando». Il ruolo degli alberi diventa quindi ancora più fondamentale. «Abbiamo bisogno di più ombra, di aria più pulita, di dare più spazio all’avifauna e di dare nutrimento agli insetti impollinatori. L’albero rappresenta tutto questo, ed è il momento di vederlo come un patrimonio collettivo» aggiunge. Assessore alla Partecipazione e alle Reti di quartiere è invece Claudia Lenzini, che ricorda come la tutela del paesaggio sia sancita dalla Costituzione (articolo 9). Tutela che «BeTree» interseca proprio con la materia che le compete, la partecipazione.

«Vogliamo che i cittadini si sentano investiti del diritto ma anche della responsabilità della cura del verde»

«È un punto fondamentale del programma e vogliamo che i cittadini si sentano investiti del diritto ma anche della responsabilità della cura del verde» spiega. L’auspicio è infatti che alcune associazioni possano farsi carico della manutenzione delle piante. Il piano di piantumazione prevede a ogni modo dei «focus specifici» su alcune zone. Il pensiero va al Villaggio degli Sposi, dove lo scorso inverno sono stati abbattuti oltre 200 alberi a causa del tarlo asiatico, e ancora alle ex Segherie Beretta vicino alla Motorizzazione. Sulla tipologia di vegetazione, a fare chiarezza è Filippo Grasso, agronomo del Comune. Niente aceri, ippocastani, salici e betulle, «non più idonei a causa del cambiamento climatico». Sì invece alla «sperimentazione» con specie mellifere, per attirare api e insetti impollinatori, liriodendro, ciliegi da fiore e in generale a filari plurispecifici, ovvero formati da piante diverse. «Vogliamo dare più biodiversità possibile alla città» conclude.

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