Cronaca / Bergamo Città
Domenica 06 Novembre 2022
Qualità della vita, Bergamo al 21esimo posto. In testa Trento e Bolzano, ultima Crotone
La classifica. La nostra città perde qualche posizione: nell’ultimo rilevamento era al 18esimo posto. Lo studio de La Sapienza e di ItaliaOggi.
Trento è in testa per qualità della vita, grazie agli eccellenti piazzamenti conquistati in quasi tutti gli ambiti considerati: otto su nove. Lo rivela la 24esima edizione del Rapporto sulla Qualità della Vita in Italia, realizzato da ItaliaOggi con l’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni. La provincia rappresenta anche la dinamica che contraddistingue le altre province del Nord-Est, il cui punteggio medio a livello dimensionale eccede il corrispondente punteggio medio nazionale. Milano infatti si piazza al quinto posto dopo Bolzano, Bologna e Firenze. Bergamo invece è 21esima e Brescia 23esima.
Stesso discorso ma all’opposto per Crotone, anche quest’anno ultima classificata, che identifica le province del Mezzogiorno con diverse criticità in molti degli aspetti relativi alla qualità della vita. La provincia è nel gruppo di coda in sei dimensioni su nove (affari e lavoro; ambiente; istruzione e formazione; reddito e ricchezza; sicurezza sociale; tempo libero). Lo studio evidenzia una netta spaccatura tra Centro-Nord, da un lato, Sud e Isole, dall’altro: nessuna provincia meridionale o insulare, infatti, è nel gruppo delle 32 di testa.
Tornando alle prime della classe, in seconda e terza posizione, salgono di un gradino rispetto alla scorsa edizione, rispettivamente, Bolzano e Bologna; Firenze scala due posti, conquistando il quarto posto, e Milano resta stabile al quinto. Bel balzo da parte di Siena (da 12/ma a sesta classificata), mentre Parma, prima lo scorso anno, scivola alla settima casella della classifica generale. Bergamo perde qualche posizione rispetto al precedente rilevamento che la vedeva collocarsi al 18esimo posto.
Al fondo della classifica, invece, si trovano i «soliti noti» che si muovono su è giù senza grandi scossoni: subito sopra Crotone ci sono in discesa Siracusa (106 da 104) e Caltanissetta (105 da 101), e in lieve risalita Napoli (104 da 106). Tra le province che hanno perso più posizioni c’è Torino, che diventa 54/ma, perdendo 35 posti (era 19/ma). Bene, invece, Como (+30, da 62/ma a 32/ma); Pesaro Urbino (+26, 30/ma da 56/ma) e Rimini (+24, 37/ma da 61/ma).
La qualità della vita è risultata, secondo l’indagine, è buona o accettabile in 64 su 107 province italiane, con un miglioramento rispetto all’anno passato. Lo studio infine evidenzia come le grandi aree urbane abbiano retto meglio alla pandemia che ha invece affossato ulteriormente diverse aree meridionali e insulari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA