Provincia, lo spoglio nella notte: ecco i nomi, le preferenze e le foto dei 16 consiglieri eletti

PER IL CONSIGLIO. Cresce il centrosinistra, tre seggi a testa per le forze politiche del centrodestra. La proclamazione degli eletti intorno all’1.35 della notte tra domenica 29 e lunedì 30 settembre. Alla Cittadella dello Sport hanno votato 2.059 amministratori comunali bergamaschi, il 69,4%.

A tarda sera, domenica 29 settembre, alla Cittadella dello Sport era ancora tutto un fibrillare di calcolatrici, appunti e fogli Excel. Ma i numeri al termine dello spoglio avvenuto nella notte parlano di un centrosinistra che cresce a 7 seggi (più uno rispetto alla precedente consultazione), la Lega si ferma a 3, tre per la lista di Forza Italia, 3 per FdI.

A rallentare in serata le operazioni anche diverse contestazioni di schede, soprattutto, sembra, per alcune incongruenze tra voti di lista e preferenze espresse.

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settembre, erano chiamati quasi tremila amministratori comunali bergamaschi. La Cittadella dello Sport di via Monte Gleno ha visto per tutta la giornata l’andirivieni di sindaci e consiglieri, e in serata, per lo spoglio iniziato alle 22, si è affollata di «addetti ai lavori», dai parlamentari e consiglieri regionali a sindaci e segretari di partito (non è mancato, peraltro, chi ha «presidiato» per tutta la giornata).

Nomi, foto e preferenze dei 16 consiglieri eletti

Per i Democratici e civici per la Bergamasca (centrosinistra) sono stati eletti sette consiglieri: Mauro Bonomelli (6.091preferenze), assessore a Costa Volpino, Erik Molteni (3.902) consigliere a Treviglio, Giorgia Gandossi (3.497), consigliera ad Albino, Simone Biffi (3.440), sindaco di Solza, Massimiliano Serra (3.300) e Robi Amaddeo (3.242), consiglieri a Bergamo, e il sindaco di Stezzano Simone Tangorra (3.060).

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Per il centrodestra bergamasco, lista vicina a Fratelli d’Italia, ci sono tre consiglieri: Alessandro Colletta (4.138 preferenze), sindaco di Orio al Serio, Marco Gaverini (2.684), consigliere di maggioranza a Trescore, e Simone Nava (2.100), sindaco di Antegnate.

I Civici moderati per Bergamo (lista promossa da Forza Italia) eleggono tre consiglieri: Umberto Valois (6.892 preferenze) segretario provinciale azzurro, Claudio Bolandrini (2.241) sindaco di Caravaggio, e Massimo Cocchi (1.887), assessore a Calusco d’Adda.

Scende a tre consiglieri la Lega: Matteo Macoli (5.504 preferenze), vicepresidente uscente della Provincia e sindaco di Ponte San Pietro, il sindaco di Villongo Francesco Micheli (3.790), il primo cittadino di Treviglio Juri Imeri (3.356).

La partecipazione per fasce

L’affluenza ha dimostrato come la partita fosse rilevante e attesa per la politica locale: il dato del 69,4%, 2.059 votanti, è risultato persino in crescita rispetto al 2021, quando si eleggeva anche il presidente. Allora i votanti erano stati 1.958, il 66% circa.L’affluenza più alta si è registrata – come sempre – tra gli amministratori dei Comuni più grandi, il cui voto, per i meccanismi di ponderazione previsti dalla Legge Delrio, ha un «peso» superiore: sono arrivati tutti gli aventi diritto del capoluogo e i trevigliesi.

Oltre il 92% la partecipazione nei Comuni tra i 10mila e i 30mila abitanti, 86,2% tra i 5 e i 10mila, 73,7% dai 3 ai 5mila, e 52%, la partecipazione più bassa, nelle realtà al di sotto dei tremila abitanti.

Il presidente Gandolfi in carica fino al 2025

Il confronto nelle urne riguardava solamente il Consiglio provinciale: il mandato del presidente Pasquale Gandolfi, quadriennale, proseguirà invece fino alla fine del 2025. Il presidente dovrà ora confrontarsi con i nuovi equilibri dell’aula.

Il centrosinistra dei «Democratici e Civici per la Bergamasca» vede dunque crescere i propri seggi, salendo dagli attuali sei a sette. Si chiude alla pari invece il «testa a testa» tra le tre liste di centrodestra. Tra i temi che si aprono ora c’è quello della vicepresidenza dell’aula: fino a domenica il «numero due» di Via Tasso era il leghista Matteo Macoli, sindaco di Ponte San Pietro, ma pare che al posto ambisca anche Forza Italia.

La situazione politica dopo il voto

Scelte che ovviamente influiranno sul proseguimento dell’alleanza larga: tutti i gruppi, con la sola eccezione di Fratelli d’Italia, nelle settimane precedenti al voto avevano comunque dato la disponibilità a proseguire l’esperienza di governo della Provincia a supporto del presidente Gandolfi. Dopo i risultati del voto, ci saranno venti giorni di tempo per convocare il primo Consiglio provinciale, e altri dieci per tenerlo: entro un mese, quindi, andranno definite anche le deleghe e i confini dell’alleanza.

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