«Prospettiva salute», chiusa la due giorni di confronto nel mondo della sanità

LA RASSEGNA. Agli incontri alla fiera di Bergamo hanno partecipato oltre 450 professionisti del mondo sanitario, sociosanitario e assistenziale.

Venerdì 25 ottobre, alla Fiera di Bergamo, sono terminati i lavori di «Prospettiva salute», una serie di eventi all’insegna di operatività e progettualità, con la partecipazione di oltre 450 professionisti del mondo sanitario, sociosanitario e assistenziale.

Gli incontri

Diversi i momenti di confronto. L’analisi delle politiche sanitarie regionali, alla ricerca di soluzioni applicabili a diversi contesti, e delle strategie di governance nel settore dei farmaci e dei dispositivi medici. Poi un focus sulle politiche di acquisto e approvvigionamento, con particolare attenzione alla trasparenza, all’efficienza e alla sostenibilità. Quindi la promozione della salute, con il confronto tra varie esperienze in tema di palestra, comunità attive e in movimento.

Una sessione è stata dedicata alla gestione delle patologie cardio-renali-metaboliche, con un focus specifico su regione Lombardia. Quindi un foucs dedicato ai laboratori di simulazione, una discussione sul ruolo della sanità integrativa e un confronto sul futuro nel campo della riabilitazione e il ruolo delle professioni infermieristiche nella sanità del futuro. Infine un seminario per valutare le esperienze maturate con il «116117», numero europeo per l’accesso alle cure mediche non urgenti e ad altri servizi sanitari territoriali a bassa intensità/priorità di cura, già disponibile in alcune regioni.

«Una grande opportunità per il territorio. Per capire che tipo di ruolo vogliamo giocare in questa fase di sviluppo e di innovazione»

In apertura è intervenuto Guido Bertolaso, assessore al Welfare di Regione Lombardia, insieme a Massimo Giupponi, direttore generale Ats Bergamo, Massimo Lombardo, direttore generale Areu Lombardia, Paolo Franco, assessore regionale Casa e housing sociale di Regione Lombardia, Carlo Picco, presidente del Comitato di indirizzo e di attuazione dell’accordo di cooperazione tra le Federsanità Anci delle Regioni Piemonte, Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Anci Lombardia Salute, Ausl di Bologna e Ausl Valle d’Aosta.

«Una grande opportunità per il territorio - dichiara Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo - perché abbiamo offerto uno spaccato di esperienze e confronti anche con altre realtà. Ci sono state importanti sessioni, utili per avere uno sguardo sull’oggi e sul domani, soprattutto per capire che tipo di ruolo vogliamo giocare in questa fase di sviluppo e di innovazione. Siamo già proiettati a “Prospettiva salute del 2025”, assieme a tutti i soggetti e a una rete che auspichiamo di ampliare dopo questo evento».

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