Progetto Erre 2, oltre mille i ragazzi coinvolti negli ultimi tre anni

CONTRO LA POVERTÀ EDUCATIVA. Quest’anno partecipano ai lavori sei nuovi istituti scolastici e una cooperativa sociale. Attivati laboratori, corsi e seminari con l’obiettivo di contrastare la dispersione e rimotivare i ragazzi. Capofila il Patronato San Vincenzo.

Contrastare la povertà educativa e rimotivare i ragazzi che hanno vissuto esperienze di fallimento scolastico e formativo, offrendo loro nuove opportunità, dentro e fuori la scuola. Sono gli obiettivi principali del progetto «Erre 2 - Risorse di Rete» che dal 2020 coinvolge 23 realtà della provincia di Bergamo (ente capofila è l’Opera Diocesana Patronato San Vincenzo), grazie a un finanziamento di 869mila euro dell’impresa sociale «Coi Bambini» col bando «Un Passo Avanti». Scuole, istituti di formazione, imprese, cooperative e famiglie hanno dato vita a una serie di progetti che proseguiranno fino all’estate. In tre anni sono oltre un migliaio i giovani coinvolti; 7 gli istituti scolastici che hanno aderito quest’anno.

400 nuovi beneficiari

«L’iniziativa sta riscontrando il favore delle scuole e delle organizzazioni profit e no-profit – spiega Giuseppe Alberghina di Afp Patronato San Vincenzo, responsabile del monitoraggio del progetto –. Siamo ancora impegnati a contare i ragazzi che nel terzo anno hanno partecipato alle attività, ma possiamo dire che almeno 400 nuovi beneficiari si vanno a sommare ai 681 già raggiunti alla fine del secondo anno. Da tre anni riusciamo a garantire una sostenibilità a diverse iniziative ad alto impatto educativo per i giovani grazie a una rete di partner unita nello sperimentare nuovi modelli di contrasto della povertà educativa». Sono sei i progetti svolti dai ragazzi di Abf durante il terzo anno, come spiega il referente Francesco Carminati: l’Orto dei sapori, Bellezza social (per imparare a fare foto da pubblicare in rete), Abitare la bellezza (un corso di moda, con la realizzazione di 10 capi d’abbigliamento), Seminario barber shop, Manager no profit (incontri con rappresentanti del mondo dell’impresa) e le Case del Sapere, «aperture straordinarie dei nostri laboratori – dice Carminati – in cui i ragazzi si sono potuti misurare in attività nuove e stimolanti».

Progetti in sette realtà

Quest’anno hanno aderito al progetto l’Istituto Pesenti di Bergamo, dove si sono realizzati 7 laboratori che hanno coinvolto 110 studenti a rischio dispersione scolastica e la scuola di formazione del Patronato con laboratori legati alla domotica e attività volte a favorire la conoscenza del mondo della formazione professionale. All’Istituto comprensivo di Verdellino si sono tenuti percorsi riguardanti la fotografia, la gestione dell’orto didattico e i laboratori di cucina. I ragazzi dell’Ic De Amicis hanno potuto beneficiare di diverse azioni previste dal progetto, come la fruizione degli Edu Ticket per l’acquisto di strumenti musicali, utili per lo svolgimento delle lezioni di strumento; lo sportello di ascolto e di consulenza psicologica e l’accesso alla biblioteca. All’Istituto comprensivo I Mille la Casa della Musica si è arricchita di nuovi strumenti, la Casa dell’Informatica ha accolto i genitori per un corso di informatica, mentre la Casa dell’Inglese ha aperto le porte a docenti madrelingua. L’Ic Mazzi ha confermato il suo impegno nella Casa del Libro e della Lettura nata nel 2021 come luogo in cui leggere e diventata una vera e propria biblioteca scolastica e promosso incontri e una rassegna sul teatro. Infine la Cooperativa sociale L’Impronta si è dedicata alla formazione dei genitori.

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