Presi mentre mettevano a segno un altro colpo, in manette i ladri della «spaccata» a Tiziana Fausti

L’OPERAZIONE. Sgominata una banda di origine serba che dopo il colpo in centro a Bergamo è stata pedinata dalla squadra mobile della Questura di Bergamo.

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Nella notte tra il 13 e il 14 febbraio, la Polizia di Bergamo, insieme a quella di Livorno e Pisa, ha arrestato i presunti autori, tra le altre, della spaccata al noto negozio di alta moda «Tiziana Fausti».

Il colpo nel negozio di Tiziana Fausti

È la notte del 24 gennaio scorso, quando più soggetti si introducono nel negozio in pieno centro a Bergamo, sfondando la vetrina con un’auto ariete, riuscendo a sottrarre beni di lusso per un valore di oltre 150.000 euro .

La Squadra Mobile di Bergamo, guidata dalla locale Procura della Repubblica, ha subito avviato le indagini per individuare gli autori del furto. Sono state centinaia le immagini del sistema di videosorveglianza pubblico e privato visionate dagli agenti e che hanno permesso di ricostruire la dinamica dei furti. In particolare, i soggetti, entrati a Bergamo qualche ora prima del delitto, dopo una serie di sopralluoghi, hanno messo a segno il furto con estrema velocità, mostrando un’elevata esperienza criminale.

Il pedinamento da Pisa a Livorno

Gli sono bastati pochi secondi per riuscire ad entrare nel negozio, rubare la merce e poi darsi alla fuga verso il confine italo sloveno. Subito dopo il colpo è iniziata una complessa attività di monitoraggio dei movimenti. È così che i poliziotti della Mobile hanno constatato che l’11 febbraio gli uomini sono rientrati in Italia, hanno raggiunto Pisa, mettendosi al lavoro per effettuare altri crimini.

Il costante monitoraggio e la stretta osservazione, attuata mediate specifici servizi di osservazione e controllo, insieme agli agenti della Squadra Mobile di Pisa, ha permesso di accertare che, il 13 febbraio, il gruppo ha lasciato Pisa per dirigersi a Livorno. Il pedinamento è continuato passando il testimone Squadra Mobile di quella città.

Il nuovo colpo nelle notte del 14 febbraio a Livorno

All’una di notte del 14 febbraio, tre di questi malviventi, a bordo di un’autovettura risultata poi rubata, sfondano la vetrina proprio di un negozio di alta moda «Gianni Cuccuini» di Livorno, in via Ricasoli 33.

L’intervento tempestivo dei poliziotti che li stavano pedinando

I poliziotti si trovavano a pochi metri di distanza e sono potuti intervenire tempestivamente. Uno dei soggetti è stato subito bloccato, mentre altri due sono scappati a bordo dell’auto, dopo aver cercato di investire due poliziotti. Gli agenti si sono messi subito all’inseguimento e sono risusciti a rintracciarne un altro malvivente poco distante dal luogo del furto e un altro ancora dopo qualche ora a Pisa, dove si era ricongiunto agli altri componenti della banda.

Il costante monitoraggio ha consentito così arrestare, nell’immediatezza dei fatti e poco distante dal negozio colpito, un altro soggetto che fungeva da «palo».

La composizione della banda criminale

Sei in totale i soggetti coinvolti, tutti nati in Serbia, tre dei quali arrestati in flagranza di reato di tentata rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale, nonché denunciati per lesioni e ricettazione e quindi portati in carcere a Livorno, mentre gli altri tre rintracciati a Pisa sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto, per gli stessi reati, e portati nel carcere della città a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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