Postini, le scarpe saranno pavimenti per i parchi giochi

LA CURIOSITA’. Il riciclo delle calzature dei portalettere per i parchi di Bergamo: morbidi pavimenti per le aree gioco dei bambini.

La Befana riserva sorprese, non solo nelle calze. «Scarpa vecchia fa buon gioco» è il progetto lanciato da Poste Italiane per riciclare le calzature antinfortunistiche dei portalettere di Bergamo, destinate a diventare morbidi pavimenti per le aree gioco dei bambini.

Una volta raccolte, dal Centro operativo di Brescia sono partiti i primi camion con centinaia di scarpe usate pronte ad intraprendere una nuova vita per un sistema che a regime porterà al riciclo di oltre 25mila calzature ogni anno. I postini della provincia di Bergamo si sono dimostrati fra i più generosi, con ben 300 chilogrammi di scarpe usate già destinate al nobile scopo. «Io e i miei colleghi siamo molto contenti di poter contribuire ad un’attività di riciclo così intelligente e utile – dice Miriana Candita, portalettere al centro logistico di Bergamo in via Buttaro –. Sapere che le nostre vecchie scarpe diventeranno il pavimento di qualche parco giochi per bambini è straordinario: guidiamo mezzi green, rispettiamo direttive molto rigorose sulla raccolta differenziata, e vedere con i nostri occhi il frutto dell’attività di riciclo alla quale partecipiamo con tanto entusiasmo ci rende orgogliosi di far parte della famiglia di Poste, che dimostra con fatti concreti di essere un’azienda impegnata nella tutela dell’ambiente».

«Abbiamo deciso di recuperare le calzature antinfortunistiche giunte a fine vita che Poste fornisce ai portalettere e al personale impiegato negli stabilimenti logistici per trasformarle in materiale per la pavimentazione antiurto in dotazione ai parchi giochi per bambini»

L’idea

L’idea, avviata prima in fase sperimentale, è nata grazie al contest «Insieme 2024 Sustain & Innovate», sviluppato da Poste per raccogliere i suggerimenti dei lavoratori su come migliorare le attività in azienda sui temi dell’innovazione e della sostenibilità, in linea con i principi internazionali Esg, promossi dalle Nazioni Unite. «Abbiamo deciso di recuperare le calzature antinfortunistiche giunte a fine vita che Poste fornisce ai portalettere e al personale impiegato negli stabilimenti logistici per trasformarle in materiale per la pavimentazione antiurto in dotazione ai parchi giochi per bambini – spiega David Fallani, responsabile del centro operativo di Brescia –. Le calzature vengono raccolte ogni due mesi nei centri logistici di Poste di tutta Italia e trasportate al Centro di smistamento della corrispondenza di Ancona, dove vengono prelevate e preparate per un nuovo utilizzo».

Il lavoro di trasformazione

Secondo il concetto di economia circolare, un’azienda specializzata provvederà a lavorare le scarpe per trasformarle in apposito materiale antitrauma che servirà a proteggere i più piccoli, riducendo nel contempo l’impatto dei rifiuti che vengono buttati in discarica.

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