Porta Sud, la Provincia esce di scena: nel nuovo piano volumetrie dimezzate

L’ACCORDO. Via Tasso cede al Comune due aree in via Bono e in via Gavazzeni, in cambio ottiene le sedi delle scuole «Manzù» e «Secco Suardo». Gori: «Così iter più semplice». Tagliati altri 20mila metri quadri di superficie edificabile.

La Provincia di Bergamo esce dalla partita su Porta Sud lasciando, come player, Comune di Bergamo, Sistemi urbani e Vitali Spa. L’operazione si concretizza con una permuta tra i due enti pubblici, del valore periziato di 8,2 milioni di euro: Comune di Bergamo cede la sede del liceo «Secco Suardo» di via Mai e quella del «Manzù» in via Tasso, mentre la Provincia mette sul piatto due aree dentro il perimetro di Porta Sud, il terminal dei bus Arriva in via Bono e l’area che si affaccia su via Gavazzeni (dove vecchi progetti prevedevano la nuova sede della Provincia).

Il piano aggiornato

Nella giornata del 30 maggio la presentazione del piano a Palazzo Frizzoni, subito dopo la sua approvazione in Giunta, ultimo atto di sostanza del mandato di Giorgio Gori. Che, in conferenza stampa, presenta un’altra delibera approvata ieri con il suo esecutivo: l’accordo, stretto con l’operatore privato, per definire linee guida sullo sviluppo dell’area da 250mila metri quadri (ceduta da Sistemi urbani a Vitali Spa). Rispetto al piano del 2019 le volumetrie si dimezzano, così come le altezze degli edifici. Il nuovo orizzonte temporale è fine lavori nel 2029: «I due provvedimenti sono determinanti e avvicinano molto la concreta trasformazione di Porta Sud – introduce il sindaco –. Per semplificare la presentazione del piano integrato di intervento e andare più spediti, con meno partner, abbiamo ritenuto opportuno procedere ad una permuta, in modo che la Provincia diventi proprietaria di alcuni edifici scolastici che già utilizza da anni in cambio della cessione di aree di Porta Sud».

«È un passaggio importante – aggiunge l’assessore al Patrimonio e Riqualificazione urbana Francesco Valesini – perché semplifica un quadro molto articolato, aprendo un confronto più diretto con il soggetto attuatore».

Il presidente di Via Tasso Pasquale Gandolfi precisa le prossime tappe amministrative, come «l’approvazione del piano da parte del Consiglio provinciale (lo stesso passaggio per Palafrizzoni, con la prossima amministrazione, ndr). La volontà della Provincia era di uscire da questo accordo di programma molto complesso. Resta stralciata – tiene a dire Gandolfi – la parte delle palazzine liberty (che si affacciano su piazzale Marconi, ndr) che stiamo acquisendo dal Demanio, dove stiamo valutando di realizzare la sede dell’Agenzia del trasporto pubblico locale. Per noi è molto interessante recuperare le due sedi delle scuole, cercando di ricollocarle in due nuovi edifici, anche se è un’operazione molto onerosa e visionaria. Il “Manzù”, confinante con la Provincia, potrebbe ad esempio ospitare altri uffici dell’ente». Un’operazione non imminente, chiarisce Gandolfi, dato che «ci vogliono almeno 20 milioni di euro per ogni plesso». Tra le ipotesi per le nuove sedi c’è Porta Sud, dove era previsto un campus, ipotesi che, accenna Valesini, «sarà approfondita più avanti». Ma la Provincia qualche idea ce l’ha: «Collocare i due edifici nell’ambito Porta Sud è un’ipotesi, sono in atto riflessioni sulla necessità di avere edifici meno energivori. Noi gettiamo le basi, saranno le prossime amministrazioni a decidere».

Passa nelle mani della prossima Giunta di Palafrizzoni l’accordo con Vitali, pronto ad investire un miliardo di euro sulla rigenerazione dell’area. «Con queste linee guida, l’operatore sa quando potrà costruire e quali opere realizzare a scomputo degli oneri».

Il taglio delle volumetrie

Il primo dato è il taglio delle volumetrie, fissate dal precedente piano in 340mila metri quadri di superficie lorda di pavimento. Nel 2022 si era scesi a 198mila, ora si lima di altri 20mila metri quadri: «A fronte degli approfondimenti progettuali e facendo attenzione al tema delle altezze, emerso anche nel dibattito sul nuovo Pgt, si è capito che era più bilanciato uno sviluppo di 178mila metri quadri – snocciola il dato Valesini -. Gli edifici avranno un’altezza massima di 10 piani, nel rispetto dei vincoli di Enac». Il piano rimodula quello presentato nel 2019, con un plastico allestito nella sala dei Giuristi in piazza Vecchia. Lo stesso plastico, aggiornato, è a Palazzo Frizzoni. «Siamo molto soddisfatti, è il risultato di un grande lavoro svolto insieme a tutti gli enti coinvolti, ci avviciniamo al completamento dello sviluppo di Porta Sud, un progetto che si plasma sulla città – commenta Cristian Vitali, amministratore delegato di Vitali Spa -. Parte di questo sviluppo è già stato messo a terra, si intravedono le prime opere e nei prossimi mesi se ne apriranno altrettante». Il privato si impegna a realizzare opere pubbliche per oltre 30milioni di euro, principalmente di natura viabilistica: la nuova via Gavazzeni, in parte in trincea, con gli snodi di via Don Bosco e via Piatti che saranno rafforzati, tre «landbrige» ciclopedonali per ricucire le due parti di città, una nuova rotatoria sulla circonvallazione. «Si creerà un nuovo accesso da sud che da viale Europa arriva alla nuova stazione ferroviaria dove ci sarà un parcheggio da 2.500 posti – prospetta Gori –. L’idea è che le persone lascino lì l’auto e raggiungano il centro a piedi, alleggerendo il traffico su via Bonomelli e Bono».

© RIPRODUZIONE RISERVATA