«Porta Sud, il cantiere da metà 2026. A inizio 2027 pronta la nuova stazione»

ALLA FIERA EDILE. La sindaca Carnevali: «Stiamo lavorando con grande intensità al piano attuativo». L’imprenditore Vitali: «Speriamo di chiudere l’iter amministrativo nel più breve tempo possibile».

Si ferma davanti al grande plastico di Porta Sud la sindaca di Bergamo Elena Carnevali, giovedì 19 marzo alla Fiera Edile in via Lunga per il convegno «Verso Lombardia 2030. Infrastrutture per la crescita». «È un’operazione molto complessa, stiamo lavorando con grande intensità al piano attuativo insieme all’operatore – dice la prima cittadina –. Il primo start date è la stazione ferroviaria e il rispetto dei tempi, come richiesto dall’Europa che ha finanziato l’opera con fondi Pnrr, l’altro è la stazione del Trasporto pubblico locale, a cui teniamo molto, con il trasferimento della stazione autolinee nell’area di Porta Sud, tassello fondamentale per la futura stazione europea. Guardiamo con fiducia a questo progetto, immaginando una città del futuro, nel segno della sostenibilità e del dinamismo».

Tempi e date

La sindaca non dà tempi certi sull’approvazione del piano attuativo, passaggio sostanziale per l’avvio del cantiere di rigenerazione su Porta Sud. Il privato, Vitali Spa, punta a «chiudere il piano attuativo per i primi mesi del 2026, ci piacerebbe anche prima», afferma Massimo Vitali, presidente della società, giovedì 20 marzo in via Lunga per l’evento. L’imprenditore preme l’acceleratore: «In questi giorni abbiamo incontrato diversi operatori del settore (alla Fiera Edile, in via Lunga fino a domenica) che non vedono l’ora di iniziare a lavorare su Porta Sud – continua Vitali –. Abbiamo voglia di mettere tutte le risorse da investire e di soddisfare le richieste dei clienti. Per noi è importante iniziare a lavorare al più presto, speriamo che l’iter amministrativo si possa chiudere nel più breve tempo possibile».

Il progetto «Porta Sud»

Il piano «Porta Sud» è stato inserito dal Comune nel nuovo Pgt tra i principali ambiti di rigenerazione urbana (insieme alla ex Reggiani ed ex Gres). E il maggio scorso, con due delibere, la Giunta Gori tagliava le volumetrie fissate dal precedente piano, stabilendo 178mila metri quadri di superficie lorda di pavimento e un’altezza massima di 10 piani per i futuri edifici (in origine la superficie era di 340mila metri quadri, poi scesa, già nel 2022, a 198mila). Nell’area sono previste residenze, spazi commerciali e servizi, per un investimento da parte del privato, pari a un miliardo di euro. La fase è delicata, con Comune e Vitali in fase di definizione dei contenuti del piano urbanistico, entrando nel merito del singolo metro quadro da edificare, con i relativi risvolti pubblici che l’operatore dovrà riconoscere alla città (si stimano opere, soprattutto di natura viabilistica, per oltre 30 milioni di euro).

«Nel 2027 la nuova stazione»

«Si sta lavorando per arrivare quanto prima ad approvare il piano attuativo – spiega l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini –. Sono diversi gli aspetti puntuali su cui ci stiamo confrontando, come avviene in ogni piano di questo tipo, a maggior ragione se di questa entità». Da mesi l’interlocuzione tra gli uffici di Palafrizzoni e quelli di Vitali è fitta. Tratteggia le prossime tappe la project manager di Vitali Spa Martina La Vista: «Contiamo di aprire il cantiere a metà 2026, iniziando a realizzare le opere di urbanizzazione. Per quanto riguarda i lavori in corso alla stazione ferroviaria, si chiuderanno entro la fine del 2026: le fondazione sono già state fatte, il prossimo settembre saranno posati i due ponti. All’inizio del 2027 si riaprirà la stazione». Il progetto punta a ricucire due parti di città con tre «landbridge» (ponti) ciclopedonali (solo quello a nord, tra via Fantoni e l’Esperia, vale 17 milioni di euro). Ci sarà la nuova stazione europea, il polo sanitario, nuove residenze, uffici, attività ricettive, grandi strutture di vendita, un mercato coperto, un parcheggio interrato con 2.500 posti auto. E poi la viabilità, con la nuova via Gavazzeni, in parte in trincea, con gli snodi di via Don Bosco e via Piatti che saranno rafforzati, una nuova rotatoria sulla circonvallazione.

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