Pontesecco, in coda come un anno fa: «Ma niente quarta corsia»

VIABILITÀ . Ancora disagi in uscita dalla città, situazione appesantita dai cantieri Teb. Bergamo e Ponteranica aspettano l’ok del ministero per il corridoio reversibile.

Il mezzo del Comune con a bordo i birilli arriva intorno alle 16.15. La strada verso la Val Brembana si allarga a due corsie e dalla rotonda della circonvallazione il traffico inizia scorrere un po’ meno a passo di lumaca.

Rotonde di Pontesecco un anno dopo

Raggiungere Ponteranica e poi Sorisole, Almè e l’imbocco per la valle resta un’impresa, soprattutto negli orari di punta. Nei giorni feriali, per tre ore e mezza (fino alle 19.45), la corsia reversibile «fai-da-te» resta l’unica soluzione per non creare troppe code in circonvallazione.

Di quella strutturale, auspicata quest’inverno dai comuni di Bergamo (che per la sua realizzazione ha già messo da parte 300mila euro) e Ponteranica, ancora non c’è traccia. Con la costruzione delle due rotonde in fondo a via Ruggeri da Stabello e all’incrocio con via Maresana, i 200 metri di strettoia all’altezza di Pontesecco sono passati a due corsie verso la città e a una verso la Val Brembana, con gravi ripercussioni sul traffico in uscita da Bergamo.

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Per agevolare il traffico sono tornati i birilli

Per agevolare il flusso delle auto si è ricorso di nuovo ai birilli (introdotti un quarto di secolo fa) solo che stavolta il «metti e togli» quotidiano è a carico solo del Comune di Bergamo, per la modica cifra di 60mila euro all’anno. In più la chiusura di una corsia (quella che sale) di via

Maresana per i lavori della Teb, non fa che peggiorare le cose, appesantendo il traffico da una parte fino all’incrocio con via Fustina e dall’altra lungo via Maresana, soprattutto al mattino. Con il passare dei minuti la circolazione in uscita dalla città si fa come ogni sera più sostenuta: un automobilista fermo in mezzo alla rotonda, abbassa il finestrino: «Finché non si tornerà come prima – dice – qui la situazione non migliorerà mai». Di levare le rotonde non se ne parla, il «nodo» - quello vero - è rappresentato dalle tre corsie, insufficienti a far passare i 35mila veicoli in transito ogni giorno.

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La corsia reversibile resta al palo

L’idea della corsia reversibile è stata caldeggiata dalla scorsa amministrazione e la richiesta è stata sottoposta al ministero dei Trasporti. Il contesto urbano e la presenza d’incroci potrebbero non essere compatibili con quella soluzione, ma il Comune ci spera. «Sono state fatte riunione tecniche insieme all’amministrazione provinciale e al Comune di Ponteranica obiettivo di ottenere l’autorizzazione dal Ministero dei Trasporti l’utilizzo di un pannello luminoso che disciplini le corsie reversibili – spiega l’assessore alla Mobilità Marco Berlanda –. Bisogna sfruttare al meglio il poco spazio disponibile in funzione dei flussi di traffico che

I pannelli rappresenterebbero un’alternativa automatica e più flessibile in sostituzione dei birilli

sono diversi a seconda dell’orario. I pannelli rappresenterebbero un’alternativa automatica e più flessibile in sostituzione dei birilli, che comportano tra l’altro un intervento umano. Sarebbero molto visibili e attivabili a seconda delle necessità, anche in altri orari». Il pallino è in mano dunque al Ministero e la risposta è tutt’altro che scontata: «Il fatto stesso che sia stata presentata una domanda con una documentazione tecnica – confida Berlanda – significa che, ragionevolmente, c’è la possibilità di ottenere questa deroga. Non sarà soluzione radicale, ma un parziale miglioramento in termini di sicurezza e di flessibilità, rispetto a una situazione che al momento è stabile, senza sostanziali miglioramenti o peggioramenti negli ultimi mesi».

I disagi anche i lavori della Teb

«Le rotonde, in realtà, hanno funzionato per poco e per quanto ho potuto constatare, la situazione è migliorata – dice la sindaca di Ponteranica, Susanna Pini –. Ora i lavori della Teb non ci consentono di fare altre valutazioni. Aspettiamo la chiusura dei cantieri, ma soprattutto il via libera per la corsia reversibile, che ora è possibile istituire grazie agli interventi effettuati con la realizzazione delle rotonde». Sulla situazione vigila anche il Comitato Mobilità Nord di Bergamo: «Per noi l’ipotesi della quarta corsia appare quella più praticabile – dice invece il presidente Claudio Armati –, ma sarebbe comunque un palliativo: non è prevedibile che anche con l’attivazione della T2 il traffico diminuisca in modo considerevole».

Per realizzare la quarta corsia si dovrebbe riprendere in mano l’ipotesi di abbattere l’unico edificio che «sporge» sulla carreggiata; un impegno di spesa superiore al milione di euro, che però per l’assessore Berlanda «al momento non è attuabile». Nel frattempo, il progetto di recupero dell’area del Gres è destinato tra l’altro a creare un nuovo polo residenziale tra Sorisole e Ponteranica che, in prospettiva, non potrà che far crescere il numero di residenti e, dunque, di potenziali nuovi pendolari. Per questo il comitato torna a caldeggiare l’ipotesi di una prolungamento della circonvallazione fino alla Ramera. Ma per quello servono decine di milioni di euro, che non sarà facile reperire, almeno a breve termine.

Tra due mesi i lavori Teb dovrebbero terminare entro al fine dell’anno in quella zona

Ancora per un paio di mesi (fino alla fine dell’anno) i lavori della T2 creeranno qualche difficoltà nella zona: la mattina, in particolare, lunghe code di formano in via Maresana verso la città a causa della chiusura di via Papa Giovanni XXIII, nel Comune di Ponteranica. I lavori, fa sapere la Teb, procedono come da programma. Sono in fase di completamento le pareti in cemento in prossimità dell’innesto della rotatoria. La copertura della circonvallazione nel tratto dove passerà il tram è pressoché completata.

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