Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 13 Dicembre 2024
Pnrr, rendicontato il 22% dei progetti
CABINA DI REGIA. I dati su oltre 2.700 interventi. Il prefetto: «I Comuni chiedono semplificazione delle procedure anche per via degli organici ridotti».Il nodo della piattaforma «Regis». Anci e Uncem: serve accelerare i pagamenti.
Difficoltà nella rendicontazione e aumento dei prezzi. Sono le problematiche principali evidenziate dagli enti bergamaschi e registrate dalla Cabina di regia istituita a maggio e guidata dalla Prefettura, in cui siedono anche Regione, Provincia, Anci e Ragioneria Generale dello Stato. Sono oltre 2.700 i progetti finanziati con fondi del Pnrr in corso di realizzazione nella nostra provincia, distribuiti su vari ambiti, per un valore complessivo di 750 milioni di euro. I dati della Prefettura fanno il punto della situazione. Dei 2.777 progetti finanziati dal Pnrr, meno di 650 sono stati rendicontati ad oggi, pari a circa il 22% del totale.
Gli enti chiedono semplificazione
«Emergono da parte degli enti alcune difficoltà gestionali, anche se il quadro generale è complessivamente positivo – ha affermato Luca Rotondi, prefetto di Bergamo, intervistato da Bergamo Tv –. Molti Comuni hanno evidenziato delle difficoltà sulla rendicontazione. Viene chiesta a gran voce una semplificazione delle procedure». Si registrano anche alcuni rallentamenti nei cantieri, e vari enti propongono modifiche progettuali.
Importante confrontarsi con gli enti locali per fare il punto e venire incontro soprattutto ai Comuni di minori dimensioni
«Le variazioni – ha spiegato il prefetto –, sono spesso presentate per diversi ordini di motivi: economie di progetto o variazioni dovute a incrementi di costi. Queste situazioni sicuramente complicano la gestione degli appalti. È quindi importante confrontarsi con gli enti locali per fare insieme il punto della situazione e venire incontro soprattutto ai Comuni di minori dimensioni, che dispongono di organici ridotti».
Per agevolare i Comuni, la Cabina di regia è al lavoro su un «Piano d’azione», come previsto anche dalle recenti linee guida nazionali. Il tutto mentre anche la Prefettura si trova a far fronte a una carenza di personale. «Dobbiamo rimboccarci le maniche – conclude Rotondi –e cercare di fare il meglio con le risorse di cui disponiamo».
Umcem: per i piccoli comuni difficile superare la burocrazia
Chi ha a che fare con gli amministratori locali sa quanto il tema della rendicontazione sia sentito.
Fiduciosi che in un prossimo decreto siano accelerati i pagamenti da parte dei ministeri
«Come Uncem – commenta Alberto Mazzoleni, dell’Unione delle comunità montane – abbiamo chiesto sin dall’inizio di semplificare le procedure. Soprattutto per i piccoli Comuni montani che hanno pochissimi dipendenti, diventa molto difficile riuscire a superare la burocrazia. A questo si somma il ritardo per molti per avere la disponibilità di cassa, ora parzialmente risolto con il decreto del ministero che aumenta la possibilità di anticipo. Riteniamo che si debba assolutamente accelerare».Concorda il vicepresidente nazionale Anci, Stefano Locatelli: «Siamo fiduciosi che in un prossimo decreto siano accelerati i pagamenti da parte dei ministeri».
Anci registra per il solo anno 2024 pagamenti per investimenti fissi lordi pari a quasi 20 miliardi
E secondo Locatelli comunque «il 22% è un buon dato di spesa rendicontata. Come quadro generale su scala nazionale, ad Anci (sulla base dei dati Regis) risulta in sostanza la quasi totalità dei 40 miliardi con aggiudicazioni fatte e cantieri in corso. Anci registra per il solo anno 2024 pagamenti per investimenti fissi lordi pari a quasi 20 miliardi: un dato straordinario».
Il nodo della piattaforma «Regis»
«Il problema principale è la rendicontazione – conferma Daniele Pinotti, coordinatore degli enti locali bergamaschi per il Pd –. La piattaforma Regis è molto macchinosa e quindi anche l’erogazione dei saldi e degli anticipi e le fasi intermedie vengono bloccate a cascata. Diversi Comuni, dovendo anticipare i soldi delle opere Pnrr con fondi del bilancio, hanno avuto grossi problemi di squilibrio di cassa». Altro nodo per Pinotti sono gli uffici tecnici in affanno: «Non è più un problema solo di non avere personale, ma di averlo formato. I Comuni stanno facendo un grandissimo sforzo per attuare questi progetti del Pnrr. E nonostante tutto, sono a un ottimo punto sull’attuazione».
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